L’azienda cooperativa di Rocca San Giovanni chiude in positivo il bilancio, festeggia la fusione con Cantina San Giacomo e avvia il progetto di zonazione viticola.
In un anno in cui i consumi di vino calano in Italia, i dazi USA generano preoccupazione e stallo nelle vendite e i gusti dei consumatori segnano una generale evoluzione (si beve meno, ma si beve meglio), Cantina Frentana conferma la propria vocazione di azienda testardamente legata al territorio che punta su cooperazione, sostenibilità, zonazione, sempre tenendo a mente i valori che hanno accompagnato la governance aziendale sin dalla fondazione, nel 1958.
Il 2025 è un anno da ricordare nella storia ultra-sessantennale dell’azienda cooperativa di Rocca San Giovanni che traccia un bilancio a tutto tondo degli ultimi dodici mesi di attività e celebra la riconferma alla guida della cantina del presidente Carlo Romanelli, da trent’anni al timone nel corso di un incontro con i giornalisti che si è svolto venerdì 5 dicembre, nella sala esperienziale della Torre Vinaria.
Alla consueta conferenza stampa di fine anno, che è stata anche un’occasione per incontrare i sindaci dei Comuni dell’area frentana e gli stakeholder, hanno preso parte il presidente della cantina Carlo Romanelli, il vicepresidente Giuseppe Alfino, il direttore commerciale Felice Di Biase e l’enologo Gianni Pasquale.

Di seguito la sintesi di un anno di attività e progetti.
- La famiglia di Frentana si ingrandisce – Si è concluso a giugno scorso il processo di fusione per incorporazione con Cantina San Giacomo che segue la prima unione del 2021 con Cantina Sangro e certifica la nascita di una nuova, unica e rilevante realtà vitivinicola. Con tre stabilimenti produttivi e oltre 650 soci, Frentana oggi può contare su circa 1450 ettari di vigneto che insistono su 8 comuni e abbracciano un comprensorio ampio che si estende fra le ultime pendici della Maiella e la Costa dei Trabocchi. Sono 36 i dipendenti della cooperativa e oltre 17 i milioni di euro di valore della produzione.
- Rendiconto positivo e numeri in crescita – Dal fatturato alla penetrazione sui mercati, sul fronte dei conti il bilancio aziendale 2024/2025 della grande famiglia cooperativa ha fatto registrare un incremento positivo, nonostante la vendemmia del 2024, con una produzione che ha fatto fatica a ritornare nella norma dopo quella molto scarsa del 2023.
- Aumenta il fatturato in bottiglia che cresce rispetto all’anno precedente del 7 % e passa da € 4.450.506 ad € 4.755.449 con un incremento di + € 304.943. Crescono anche gli incassi dei punti vendita che raggiungono un + 6% (pari a € 37.507,00) e confermano la tendenza positiva raggiungendo 684.887,00 euro nel 2025 contro i 647.380,00 euro del 2024 (+6%).

- La liquidazione media a quintale per i soci è pari a € 49 ed è la terza più alta della cantina Frentana negli ultimi venti anni, mentre la liquidazione totale della vendemmia 2024 ammonta ad € 10.643.240. Il valore della produzione totale invece è pari ad € 16.761.642. Sono infine circa 17.245 gli ettolitri di vino imbottigliato a marchio pari a 874.962 bottiglie e 180.475 bag in box. Insomma, quella del 2024 è stata una vendemmia più che positiva che ha visto un incremento del 140% poiché rispetto al 2023 (vendemmia caratterizzata dalla presenza del fungo killer della Peronospora).Allo stesso modo i ricavi dell’imbottigliato hanno superato i 4,75 milioni di euro con un incremento rispetto al 2023 del + 7%.
- Bilancio di Sostenibilità – Da sempre impegnata nell’applicazione di protocolli green nei processi produttivi e nei metodi di coltivazione Cantina Frentana, grazie alle buone prassi ambientali, etico-sociali ed economiche vara il suo secondo e completo bilancio di sostenibilità 2024/2025 e si fregia della certificazione Equalitas, che investe tutti i livelli della filiera del vino dell’azienda cooperativa di Rocca San Giovanni, a partire dalle dinamiche produttive, per arrivare al prodotto e alla cura e alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio.
- Frentana conferma, dunque, la sua anima attenta alla cura del territorio e produce al suo interno energie rinnovabili e acquista esclusivamente da fonti energetiche certificate. L’impianto fotovoltaico dello stabilimento di Rocca San Giovanni ha prodotto nell’annata 2024/2025 circa 102.120 Kwh. Il risparmio di energia non acquistata, ma autoprodotta, è di 84.770 kWh a cui si aggiunge un’ulteriore immissione in rete, con relativa vendita di energia, pari a 17.350 kWh.
- La zonazione viticola – Con l’obiettivo di difendere i paesaggi agricoli, massimizzare il valore della produzione, garantire un reddito sostenibile ai viticoltori e, soprattutto, migliorare ogni area produttiva, Frentana, in un’epoca in cui con i cambiamenti climatici sta mutando inevitabilmente l’approccio agronomico, ha avviato un progetto triennale di “Zonazione viticola dell’area frentana” (ZAF) per studiare il territorio di riferimento, individuare il migliore rapporto vitigno-ambiente e cercare di ottenere il massimo possibile da ogni vigneto. Nel 2025 si sono poste le basi di lavoro in sinergia stringendo un patto con le università di Bologna e Teramo che hanno iniziato le loro ricerche, mentre nel 2026 si partirà operativamente.
- Progetti – Per supportare i viticoltori anziani che non sono più in grado di coltivare i propri vigneti e che non dispongono di una continuità familiare è nata la Banca dei vigneti. Frentana, in sostanza ha offerto a queste persone la possibilità di mantenere la proprietà e dare la vigna in gestione alla cooperativa, che la conduce con personale proprio o con l’aiuto di altri viticoltori. In questo modo il patrimonio viticolo della cantina non si disperde.
- Frentana Bike si conferma anche per il 2025 un progetto amato e riconosciuto. Il programma di largo respiro invita alla scoperta di un’area di particolare bellezza artistica e paesaggistica, a pochi passi dal mare e dalla Via Verde della Costa dei Trabocchi, e ha installato lungo i percorsi consigliati colonnine di ricarica per le biciclette a pedalata assistita in sinergia con operatori, amministrazioni pubbliche e stakeholder che si occupano di accoglienza, ristorazione, servizi turistici.
- Buone letture – S’intitola “Vitivinicoltura frentana dalle origini alla Torre Vinaria” (Meta Edizioni) la nuova pubblicazione voluta da Cantina Frentana e scritta da Remo Crucitti e Silvino D’Ercole che accompagna il lettore in un viaggio nella storia della coltivazione della vite nel territorio frentano. Il testo si basa su un’attenta lettura delle fonti, è corredato di immagini e rappresenta un utile strumento di conoscenza non solo in campo vitivinicolo ma anche storico, culturale, economico e sociale. Il lavoro di ricerca degli autori evidenzia nella prima parte il ruolo strategico e fondamentale svolto dalle organizzazioni monastiche nel processo di riorganizzazione sociale e produttiva della fascia costiera frentana, mentre, nella sua seconda parte, racconta la storia degli ultimi 30 anni della Cantina Frentana e della sua Torre Vinaria, frutto di un importante lavoro di restauro. “Un nuovo inizio”, che ha portato Frentana, prima cooperativa vinicola sorta nel 1958 in Abruzzo, ad essere tra le più affermate d’Abruzzo e del centro Italia.
- Nuovo nato in cantina – Bianco, frizzante e con il tappo a vite, Fiorente è l’ultimo nato in cantina. Ottenuto da uve Trebbiano, Moscato e Malvasia, raccolte a mano è vinificato con pigiatura soffice delle uve, pressatura, fermentazione in acciaio a temperatura controllata (16-19°C). Seconda fermentazione in serbatoi inox per 15-20 giorni e poi affinato in acciaio.







