Sabato 6 dicembre dalle ore 18 il Polo Museale Santo Spirito di Lanciano, ospita un evento culturale di grande importanza. L’artista e fotografo frentano Gaetano De Crecchio presenta alla città la sua opera “Il Guerriero dalla pelle di Cartone”: da archetipo e simbolo a difensore della natura e icona della sostenibilità.
Insieme a De Crecchio interverranno la dottoressa Lucia Arbace, il sindaco del Comune di Lanciano Filippo Paolini, l’assessore alla Cultura Danilo Ranieri ed il consigliere regionale Nicola Campitelli. A moderare l’incontro ci la scrittrice dottoressa Nicoletta Fazio. Inoltre dopo il vernissage, e fino al 27 dicembre, sarà possibile visitare la mostra “Epifanie” di Gaetano De Crecchio.
Un allestimento site specificin cui le opere dialogano in chiave contemporanea con l’idea di natura ed evidenziano l’urgenza di una logica di riciclo e sostenibilità.
L’opera Il Guerriero dalla pelle di Cartone, centrata sull’idea di Riciclo, di rispetto per la Natura e altro ancora, è stata ideata e realizzata da Gaetano de Crecchio ed è una interessante rilettura contemporanea di un simbolo/archetipo da cui trae ispirazione: il celebre Guerriero di Capestrano.
Di qui l’artista procede attraverso un percorso alchemico e autoriale alla ri-metabolizzazione del simbolo stesso e alla sua riscrittura. Non più un Guerriero a protezione di un sepolcro regale, ma a difesa di un urgenza comunitaria ed universale: il benessere e la tutela della Natura.

Se ne mantiene l’equilibrio, la potenza e l’estetica, l’artista ne riscrive la storia, ne reinventa radicalmente la ‘pelle’ e reinterpreta il simbolismo portando l’opera ad un ulteriore livello di significati e significanti che mirano all’universalità. A differenza dell’originale è alleggerito delle due colonne laterali, una scelta che ne snellisce la dimensione statuaria per dare maggiore forza e risonanza all’essenza antropomorfica e umana.
Il Guerriero dalla pelle di Cartone depone la maschera/volto – l’idea di morte e quella di singolarità – così da rinascere in una nuova forma e con ‘centomila’ identità, quelle di coloro che credono in una logica di sostenibilità, Riciclo e rispetto per la Natura. Un nuovo Guerriero, con dei messaggi ed obiettivi propri, urgenti e contemporanei: tutelare, preservare e difendere l’ecosistema è una priorità assoluta.
L’opera in sé non è un mero gesto estetico ma una dichiarazione: Riciclare è vita! È il cuore pulsante della poetica dell’autore, che da anni lavora in vari ambiti artistici seguendo una logica fondata sul riutilizzo e sulla trasformazione dei materiali attraverso un metodo assimilabile a quello dell’alchimista.L’autore elegge il cartone di scarto a elemento espressivo di pregio e dal profondo senso simbolico. Il materiale povero e ‘salvato’ dalla strada, si trasforma così in un pezzo unico e prezioso, veicolo di un messaggio universale.

L’intero processo esecutivo è centrato sulla stratificazione. Il Guerriero prende forma con un’operazione ad aggiungere, pezzo dopo pezzo, in successione, dall’anima fino all’ultimo lembo di pelle superficiale.
Non è un’operazione a togliere come nella scultura tradizionale – quella di de Crecchio è una ‘scultura non scultura’ – ma un fare che non crea scarti e rifiuti, bensì li recupera e nobilita, abbracciando concretamente la logica della Sostenibilità e spingendo l’idea di rispetto e tutela della Natura.
Il Guerriero così concepito si libera metaforicamente del suo bozzolo e come una farfalla, abbandona lo stato di crisalide per divenire altro. Vive di vita propria, con obiettivi, paure e sogni. L’unica certezza inattaccabile è quella di essere a servizio della Natura, l’unica di fronte alla quale chinare il capo in segno di rispetto profondo e incondizionato.
L’opera diviene infine simbolo di comunità e riutilizzo consapevole. Il cartone usato per la realizzazione è stato infatti raccolto e selezionato nelle quattro province d’Abruzzo. Il messaggio del Guerriero dalla pelle di Cartone prende il volo dalla Regione Verde d’Europa per divenire ancora una volta universale: avere rispetto della Natura è doveroso, urgente e vitale.
. Simone Cortese








