I pm Vincenzo Chirico e Silvia Di Nunzio hanno chiuso l’indagine per la morte degli operai della Esplodenti Sabino accusando i vertici aziendali di omicidio e disastro colposi e sicurezza assente.
A riportare ieri la notizia in esclusiva è stato il Centro.
“L’esplosione che ha spezzato tre vite alla Sabino Esplodenti di Casalbordino, secondo la Procura di Vasto, è stata una conseguenza diretta di una precisa catena di omissioni”

Nel tragico evento morirono tre operai, Fernando Di Nella, Giulio Romano e Gianluca De Santis. Dieci figure chiave dell’azienda indagate per omicidio colposo plurimo aggravato perchè “commesso con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro” e disastro colposo.
Rischiano di finire sotto processo G.S., legale rappresentante e presidente del Consiglio di Amministrazone della Sabino. I consiglieri del cda M e M S., G.T., direttore dello stabilimento, C.P., capo reparto, B. P., responsabile del servizio di prevenzione e protezione, M.S. titolare della licenza dello stabilimento, G.G., direttore tecnico e A. S., responsabile di gestione, qualità, ambiente e sicurezza.Alla Sabino Esplodenti è contestato l’illecito amministrativo.






