Una società immobiliare pescarese ha presentato il progetto per la realizzazione di un “eco-resort” da 52 unità abitative mobili, con parcheggi, piscine, giardini e area wellness, potrebbe sorgere lungo la Via Verde tra la Riserva Naturale di Punta Aderci e strada Torre Sinello. Il progetto, che interessa quasi 4 ettari di terreno in parte ricadente in area protetta, oltre a mostrare indubbie potenzialità turistiche ha attirato l’attenzione Forum H2O, che denuncia la mancata attivazione della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), obbligatoria per questo tipo di lavori.
“Secondo quanto riportato nel piano attuativo – spiegano dal Forum H2O – ogni unità sarà dotata di parcheggio privato, deck esterno in legno e policarbonato, piscina e giardino. L’area, un tempo campeggio, è oggi coperta da vigneti, incolti e alberi. Il Comune ha avviato una semplice verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (VAS), rivolta ai soli enti pubblici, e uno screening di Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A.), privo della fase pubblica per le osservazioni.

Per un intervento del genere è obbligatoria la procedura di V.I.A. completa, con fase pubblica – sottolinea Augusto De Sanctis, referente del Forum –. Considerate le dimensioni e la localizzazione in area protetta, il progetto rientra tra quelli previsti dall’allegato IV del D.lgs.152/2006, come modificato dal Decreto Ministeriale 52/2015. Inoltre, essendo nel perimetro della riserva, scatta anche l’obbligo di V.I.A. diretta ai sensi dell’art.6 comma 7 lettera b) dello stesso decreto.”
La pressione antropica sulla Riserva di Punta Aderci è già oggi insostenibile in alcuni periodi dell’anno. “Ci troviamo davanti a un progetto che consuma suolo attualmente occupato da elementi naturali o semi-naturali, destinati a cedere il posto a parcheggi e opere. La Via Verde rischia sempre di più di ridursi a un lungo serpentone di strutture antropiche vista mare, con consumo di suolo e perdita delle funzioni ecologiche”, scrive l’associazione in una nota inviata stamattina alla Regione Abruzzo, al Comune di Vasto e al Comitato di Gestione della Riserva.










