Arriva la parola fine ad una storia che stava durando fin troppo: il Lanciano 1920 rinuncia a giocare la quarta partita consecutiva e stando al regolamento dovrebbe dunque scontare la radiazione.
Al Tommaso Verì di San Vito, contro la Real Casale, l’ennesimo atto vergognoso vede il club dell’ormai ex patron Pincione presentarsi con soli 7 effettivi a disposizione, di cui nessuno provvisto delle adeguate certificazioni sanitarie né documentali.
Con loro il Direttore Generale Renzetti, il quale due giorni fa pubblicava un post su un gruppo Facebook alla ricerca disperata di qualche tesserato, e il mister Macerata
C’è veramente poco da salvare se non l’onore dei tifosi legati indissolubilmente ai colori, alla storia e ai propri ricordi. L’arbitro ha comunque accertato l’impossibilità di svolgere la partita secondo quanto espresso dalla banda rossonera. Volti scuri sulla via di ritorno, zero giustificazioni, tanto imbarazzo per una farsa di basso livello.
La tragedia sportiva promette di arricchirsi di ulteriori particolari e versioni dai diretti interessati, ma la verità è una: perde amaramente, perde continuamente, perde sonoramente una parte del Calcio lancianese insieme a quella residua credibilità millantata dai responsabili.
Nel frattempo la Promozione e le sue squadre salutano i rossoneri, rei di aver “falsato” ancora il regolare svolgimento del campionato. Il profilo ufficiale della società non lascia spazio ad equivoci. Goodbye, Lanciano 1920.
- Dennis Spinelli