Scoppia la polemica per la concessione del patrocinio del Comune all’evento dell’ 8 novembre in cui Italo Bocchino presenterà il libro “Perché l’Italia è di destra – Contro le bugie della sinistra”.
“Non era mai accaduto nella storia della nostra città – dichiara il segretario di Italia Viva Francesco Bando – che un’amministrazione comunale si schierasse in modo così esplicito a favore di un’iniziativa di chiaro carattere politico e ideologico.
Il fatto che l’autore del libro appartenga allo stesso schieramento del sindaco Di Nardo rende questo episodio di una gravità inaudita”.

Bando richiama un altro episodio ovvero quando lo scorso 28 aprile venne l’ex premier Matteo Renzi al Teatro Tosti:
“Anche noi potevamo chiedere al comune di patrocinare l’evento come nel caso della presentazione del libro di Lucia Annibali venuta ad Ortona lo scorso 28 gennaio quando il tema era la violenza di genere e quindi un tema che indipendentemente dagli schieramenti politici rappresenta un problema da affrontare.
In entrambi i casi invece abbiamo pagato di tasca nostra tutti e due gli eventi. Perché è così che si fa politica a mio parere.
Non si cercano scorciatoie e non si cerca di fare bella figura con il superiore di turno per fargli credere che la comunità ortonese è tutta dalla sua parte.
Il patrocinio comunale è un atto istituzionale che deve rappresentare l’intera comunità, non una sola parte politica Utilizzarlo per sostenere un evento di fazione significa compromettere la neutralità delle istituzioni e tradire lo spirito di servizio che deve guidare chi amministra la cosa pubblica”.

Una scelta che per il segretario la dice lunga “sulla sobrietà e sull’equilibrio dell’amministrazione Di Nardo, anche alla luce delle recenti decisioni in materia di comunicazione e incarichi di staff”.
Il riferimento sta nella recente scelta del sindaco Di Nardo di dotarsi, con una recente delibera, per il servizio di comunicazione istituzionale di tre liberi professionisti, addetto stampa, responsabile della comunicazione istituzionale, e social media manager, non ortonesi, con affidamento diretto per due anni ad un costo annuo di 60 mila euro.
Sulla vicenda interviene anche Francesco Gatto esponente di Italia Viva
“A rendere la cosa ancora più grave è il fatto che, per questa iniziativa, non sia previsto alcun pagamento dell’affitto del Teatro, a differenza di quanto accade per associazioni, gruppi artistici o realtà culturali che, con sacrificio e impegno, contribuiscono alle spese per poter utilizzare la struttura. Un trattamento di favore inaccettabile, che offende chi da anni opera nel rispetto delle regole.
Le date di riserva del Teatro sono da sempre destinate a eventi di interesse collettivo: concerti, attività culturali, sociali, scolastiche, o concorsi artistici di canto, musica e danza
Utilizzarle per una presentazione di parte rappresenta una grave forzatura e un segnale preoccupante di gestione poco trasparente e imparziale delle strutture comunali. Il Teatro è e deve restare un luogo di cultura e partecipazione, non un palcoscenico politico gratuito e di parte.
Chiediamo che l’amministrazione spieghi pubblicamente i criteri con cui è stata concessa la data e che, per il futuro, si torni a un uso corretto e condiviso di un bene pubblico che appartiene a tutti gli ortonesi».
- Daniela Cesarii






