A 81 anni dalla morte, avvenuta durante la Seconda guerra mondiale, in un campo di lavoro
forzato in Polonia, rientrano in Patria le spoglie del soldato atessano Tommaso D’Amelio.
Il rinvenimento è avvenuto nell’ambito di un progetto di ricerca polacco a Lambinowice (dove si
trovava un campo di prigionia).
Del giovane soldato sappiamo che è nato ad Atessa il 6 settembre 1914 ed ha vissuto per un
periodo a Livorno, con la moglie Settimia Maria, di Scerni, per poi essere richiamato alle armi a 30
anni. È stato fatto prigioniero dai tedeschi deportato in un campo di lavoro forzato, nel ’44, dove il
13 marzo ha trovato la morte. Il suo nome compare sul Monumento ai caduti in piazza Benedetti,
ma la famiglia non aveva mai avuto notizie di lui dopo la sua morte.

Dopo 80 anni, nel 2024, la sorella, Antonia D’Amelio, informata dal Ministero della Difesa, ha
avviato le pratiche per il rientro della salma, che purtroppo non potrà accogliere perché deceduta lo scorso aprile. La riconsegna dei resti mortali avverrà domani, a Roma, presso il Mausoleo delle Fosse Ardeatine di Roma, alla presenza di rappresentanti del Ministero della Difesa e di un familiare di D’Amelio per poi procedere verso Atessa.
Nel suo paese natale, sarà accolto con una cerimonia a cui parteciperanno familiari, autorità civili,
militari e religiose, in piazza Bendetti, giovedì 23 ottobre alle ore 10.30. Ci saranno associazioni
cittadine e una rappresentanza studentesca.