ORTONA- “Siamo tutti giornalisti di Gaza”. E’ un lascito straordinariamente importante quello che ci consegna la mostra fotografica collettiva “I Grant You Refuge”, firmata da sei fotografi palestinesi, ovvero Jehad AlSharafi, Mahdy Zourob, Mohammed Hajjar, Omar Ashtawy, Saeed Jaras, Shadi Al-Tabatibi, che attraverso le immagini documentano la quotidianità nella Striscia di Gaza.
Presente all’inaugurazione, avvenuta domenica pomeriggio, Shadi Al-Tabatibi, 31 anni, una moglie, due figli specializzato nelle riprese con i droni che racconta cosa significa vivere a Gaza dove non si mangia per giorni, manca l’acqua, si fa la fila per il bagno. Shady ha visto morire 70 persone a lui care.

Chi vive a Gaza vuole che la propria sofferenza, la vita/non vita in mezzo alla distruzione venga raccontata. Chi racconta quanto avviene è però considerato un nemico, da far tacere con le armi. Sono 229 giornalisti e fotografi morti per raccontare la verità. E se i bimbi chiedono un gioco o una vacanza, un cane o un libro il figlio di Shady, 4 anni, gli ha chiesto di fermare la guerra. Shady, rischiando la vita, ha raccontato, con il suo drone, l’orrore dall’alto una prospettiva che rende tutto più impressionante.




I volti che lui, con gli altri fotografi, ha mostrato forse non ci sono più. Il testimone ora passa a noi singoli cittadini cresciuti dalla parte giusta del mondo.
Ecco perché Videocittà.media, si è fermata lunedì mattina aderendo allo sciopero generale, un segnale che non si è indifferenti, che si è ancora capaci di indignarsi. L’esposizione, allestita nello spazio Liberìa di corso Matteotti 32 è curata dal fotografo e documentarista Paolo Patruno, è organizzata dalla sezione ANPI “Dario Serafini” di Ortona, dallo SPI-CGIL Chieti, dalla Consulta Giovanile di Ortona in collaborazione con lo Spazio di Liberìa.
La produzione è a cura del comune di Ravenna nell’ambito del “Festival delle Culture”, con il patrocinio della Città di Ortona, della Provincia di Chieti, dell’ALI Abruzzo, e il supporto della Città di Teramo e del suo Polo Museale.
La mostra resterà aperta fino al 12 ottobre, visitabile tutti i giorni dalle 17 alle 19.30, e la mattina su prenotazione per scuole e associazioni.
Nel periodo dell’esposizione ci saranno appuntamenti per affrontare e approfondire la questione palestinese. Domenica 28, alle 18, sarà ospite l’infermiera di Medici senza frontiere, Martina Paesani, che dialogherà con la Consulta giovanile. Sarà presente Scilò-Gelateria contemporanea di Chieti Scalo che offrirà il gelato per raccogliere fondi per Msf.
Il sabato successivo, quindi il 4 ottobre, ci sarà un incontro con i delegati di Amnesty International per parlare di diritti umani e delle sentenze della Corte internazionale di Giustizia.
Sabato 11 ottobre si terrà un incontro con il prof. Enzo Fimiani per un escursus sulla storia dei territori palestinesi e del Vicino Oriente.
- Daniela Cesarii