Un evento imperdibile, un’occasione unica quella dell’esposizione fotografica “I Grant You Refuge” realizzata da sei fotografi palestinesi (Jehad Al Sharafi, Mahdy Zourob, Mohammed Hajjar, Omar Ashtawy, Saeed Jaras, Shadi Al-Tabatibi) e che sarà allestita dal 21 settembre al 12 ottobre nello spazio di Liberìa in corso Matteotti 32.
La mostra, curata da Paolo Patruno, fotografo e filmmaker documentarista, è organizzata dalla sezione ANPI “Dario Serafini”, dallo SPI-CGIL Chieti, dalla Consulta Giovanile in collaborazione con lo “Spazio di Liberìa”, è stata prodotta dal comune di Ravenna nell’ambito del “Festival delle Culture”, ha avuto il patrocinio della Città di Ortona, della Provincia di Chieti, dell’ALI Abruzzo, il supporto e la collaborazione della città di Teramo e del suo Polo museale.
Prosegue intanto anche il percorso della proposta di gemellaggio con Gaza lanciata da SI – AVS Ortona Sinistra Italiana Abruzzo Europa Verde – Verdi Sinistra Italiana lo scorso 11 agosto negli spazi di ZooArt e che è approdata in consiglio comunale lunedì grazie al consigliere, Ilario Cocciola, e che presto sarà realtà. L’inaugurazione della mostra si terrà domenica 21 alle ore 18 e vedrà la presenza del fotografo palestinese Shadi Al-Tabatibi in dialogo con Sebastiano Fezza, cinereporter.
L’esposizione fotografica sarà poi aperta tutti i giorni dalle 17 alle 19.30 e la mattina su prenotazione per associazioni e scuole.
“I Grant You Refuge” è una mostra fotografica collettiva che si propone di dare voce e visibilità alle sofferenze e alle atrocità che il popolo palestinese sta subendo, nel silenzio assordante dei media occidentali. Il titolo della mostra trae ispirazione dall’omonima poesia della scrittrice e poetessa palestinese Hiba Abu Nada, uccisa nella sua casa nel sud di Gaza da un raid israeliano il 20 ottobre 2023. «Essere palestinesi è una storia intrecciata di resilienza, dolore e speranza- sottolinea Shadi Al Tabatibi– ogni fotogramma catturato porta il peso di una nazione che lotta per la giustizia e la pace.

I fotografi documentano non solo la distruzione, ma anche lo spirito inflessibile del popolo palestinese, i bambini che giocano tra le macerie, la forza silenziosa delle madri e la fermezza di una comunità che si rifiuta di essere spezzata.
Essere un giornalista a Gaza non significa solo avere una macchina fotografica, significa rischiare finanche la propria vita per mostrare al mondo la verità.
I fotografi non sono immuni alla violenza che documentano, stando quotidianamente sulla linea di fuoco, sono presi di mira proprio come le persone tra cui si trovano. A Gaza, dove la vita e la morte sono spesso separate da singoli istanti, questi fotografi non scattano solo foto, le vivono».

E’ soddisfatto il consigliere Ilario Cocciola, il gemellaggio con Gaza si fa sempre più vicino: “In Consiglio comunale lunedì si è scritta una pagina importante. Una pagina che non cambierà le sorti del mondo, ma che ci consentirà, anche in futuro, di poter dire con chiarezza da quale parte della storia abbiamo scelto di stare.
La mia proposta, condivisa fin da subito dall’intera coalizione, di gemellare Ortona con Gaza, come gesto di solidarietà ma anche per avviare percorsi di aiuto concreto, ha ricevuto il sostegno dell’intero Consiglio Comunale. Un particolare ringraziamento va al consigliere di maggioranza Pasqualino D’angelo , che ha riportato con forza l’attenzione sulla questione palestinese, proponendo un’integrazione importante alla mozione”.

La sua proposta prevede un invito formale della città al Governo italiano, affinché si unisca ai Paesi che non solo condannano le azioni del governo israeliano, ma che le definiscono per quello che sono: un genocidio, chiedendo con chiarezza il riconoscimento dello Stato di Palestina.
“L’emendamento del consigliere D’Angelo è stato ampio e articolato- spiega Cocciola- arricchito da ulteriori contributi, incluso quello del sindaco. Per questo motivo, il Consiglio ha deciso all’unanimità di rinviare la stesura finale in Commissione consiliare, con l’obiettivo di presentare un atto condiviso da tutta l’assise cittadina. Ortona sceglie di essere vicina al popolo palestinese”.
- Daniela Cesarii