Dopo due anni di carcere in Papua Nuova Guinea, è finalmente libero Carlo D’Attanasio, il velista pescarese, inizialmente condannato per traffico internazionale di stupefacenti. Ad annunciarlo, in un punto stampa all’unità di crisi alla Farnesina, è stato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“Sono stato informato questa notte – ha affermato Tajani – dal sottosegretario Giorgio Silli in missione nella regione e dall’ambasciatore Paolo Crudele che la Corte d’Appello della Papua Nuova Guinea ha assolto il connazionale Carlo D’Attanasio, disponendo la sua liberazione.

La Farnesina ha seguito con attenzione il caso del nostro connazionale. Era stato condannato in primo grado a una pena detentiva di diciannove anni per riciclaggio di denaro e attualmente è ricoverato in ospedale nella capitale Port Moresby per una grave patologia”
Lo skipper abruzzese era stato arrestato nel marzo 2020 in Nuova Guinea, dove si trovava per una tappa del giro del mondo in barca a vela che stava compiendo in solitaria. L’accusa di narcotraffico internazionale è scattata a seguito allo schianto sull’isola di un aereo con a bordo 611 chili di cocaina.
Dopo un processo durato oltre tre anni e la reclusione, il 30 dicembre 2023 D’Attanasio, che in ogni fase del processo si è sempre dichiarato innocente, è stato condannato a 19 anni di carcere. I suoi legali, Mario Antinucci e David Dotaona, avevano poi inoltrato la richiesta di estradizione del velista pescarese che, affetto da un tumore al colon, era ricoverato da tempo in un ospedale locale.