Ancora una volta l’Ospedale “Renzetti” di Lanciano è oggetto di un intervento penalizzante che conferma, senza più alcun dubbio, la volontà politica e gestionale di declassare progressivamente questo presidio. A partire dal 7 luglio – come comunicato ufficialmente dalla Direzione Strategica della ASL 02 – quattro posti letto della Stroke Unit di Lanciano saranno trasformati in ordinari, portando così la dotazione della neurologia frentana a soli 2 posti Stroke e 14 ordinari. Di fatto, si tratta di un trasferimento di risorse funzionali verso il “Santissima Annunziata” di Chieti, dove i posti Stroke aumentano da 2 a 6.»
A denunciare il provvedimento è il Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Francesco Taglieri, che evidenzia come questo ennesimo ridimensionamento si inserisca in un disegno già chiaro da tempo: «Nella rete ospedaliera approvata a dicembre 2023 erano previsti 23 posti letto in neurologia a Lanciano.
Oggi, a distanza di pochi mesi, ci ritroviamo con un reparto fortemente indebolito, e con una lunga lista di reparti ridimensionati o smantellati: rianimazione, UTIC, otorinolaringoiatria, urologia, ortopedia. A fronte di tutto questo, non si è levata alcuna voce da parte di chi dovrebbe difendere con forza questo ospedale e il diritto alla salute dei cittadini della Frentania.»

Il riferimento è al nuovo Direttore Generale Mauro Palmieri e alla sua Direzione Strategica, che vede come Direttore Sanitario Aziendale il dott. Raffaele Di Nardo, residente proprio nel territorio servito dal Renzetti. «Dovrebbe essere il primo a difenderlo a spada tratta», afferma Taglieri, «e invece firma atti che ne sanciscono il depotenziamento. Così come risultano assordanti i silenzi del Sindaco di Lanciano e dell’Assessore delegato regionale Campitelli, che in questi anni hanno assunto un ruolo di piena complicità politica rispetto agli scippi compiuti ai danni dell’unico ospedale della Frentania.»
Ma c’è di più. Taglieri denuncia che gli atti aziendali interni con cui si stanno riorganizzando reparti e posti letto non solo sono in contrasto con la rete ospedaliera vigente, ma si pongono fuori dal perimetro delle competenze riconosciute alle direzioni generali delle ASL, le quali non possono modificare unilateralmente l’assetto ospedaliero regionale.
«Il cosiddetto modello Abruzzo sbandierato da Marsilio e Verì – prosegue Taglieri – viene completamente ignorato dai loro stessi direttori generali. Gli atti adottati in questi mesi, molti dei quali già bocciati dal Dipartimento Salute, confermano una pericolosa deriva gestionale: si continua a riorganizzare la rete sanitaria con determinazioni interne, senza un atto di indirizzo regionale legittimo, senza alcun confronto istituzionale e senza rispetto delle norme vigenti.»
Nel mirino anche l’eredità politica e gestionale dell’ex Direttore Schael, che fin dai primi anni del suo mandato aveva indicato per l’Ospedale di Lanciano una vocazione esclusivamente medica, nel tentativo di ridurre il disavanzo aziendale: «Quelle parole non solo non sono state mai smentite – conclude Taglieri – ma sono diventate la linea operativa della nuova direzione ASL. A rimetterci, ancora una volta, sono i cittadini, costretti a percorrere chilometri per ricevere cure adeguate, mentre il Renzetti viene ridotto a un ospedale di base in tutto, tranne che nel nome.»