Il 27 giugno 1515 fu papa Leone X ad erigere la diocesi di Lanciano, il cui primo vescovo fu un marsicano, monsignor Angelo Maccafani. Oggi, 510 anni dopo, c’è ancora un vescovo marsicano alla guida, monsignor Emidio Cipollone e papa è Leone XIV.
Anniversario importante per la diocesi di Lanciano, diventata arcidiocesi nel 1563 unita ad Ortona nel 1986. Oggi conta 42 parrocchie, 116 chiese, il Miracolo eucaristico e le spoglie di San Tommaso Apostolo.
Legata a questa ricorrenza ci sarà la pubblicazione del decreto di indizione della seconda visita pastorale del vescovo, che avrà come scopo principale quello di verificare e stimolare il percorso sinodale, favorendo la nascita o rinforzando l’esistenza dei consigli di partecipazione, in modo particolare i consigli pastorali e per gli affari economici. Visite che partiranno ufficialmente in autunno.
Quando sono stato nominato vescovo di questa diocesi – spiega Cipollone – non sapevo nulla della sua storia e, appena ho iniziato a leggere qualcosa, mi ha subito colpito il fatto che il suo primo vescovo fosse stato un marsicano e che io, con l’aiuto di Dio, avrei celebrato il 500° anniversario della sua nascita.
Oggi siamo qui per celebrare i 510 anni della diocesi ed è l’occasione giusta per fare il punto della situazione. Che Chiesa siamo? Come stiamo vivendo l’annuncio del Vangelo, la testimonianza della carità e la dimensione liturgica? Mi sento di rispondere che, con le nostre fragilità e i nostri limiti, ci stiamo impegnando per essere ‘sacramento’ di Cristo in questo territorio, per la gente che lo abita.
Stiamo cercando di ricordarci sempre che siamo Chiesa che esiste per evangelizzare come diceva San Paolo VI, che vuole essere sale, lievito e luce e che vuole farlo camminando insieme, vescovo, presbiteri, religiosi/e, diaconi, seminaristi, sposi e spose, famiglie, laici e laiche, giovani e adulti, bambini ed anziani, nessuno escluso.
Cerchiamo di fare nostri gli stimoli che ci vengono dal Santo Padre e dalla Conferenza episcopale italiana e, perciò, cerchiamo di essere una ‘chiesa in uscita’, capace di prendere l’iniziativa, di coinvolgere e di coinvolgersi, di accompagnare e di festeggiare, come diceva papa Francesco, e di farlo sinodalmente”
Papa Leone XIV, poi, incontrando noi vescovi la scorsa settimana, ha detto una cosa che mi ha colpito moltissimo – continua l’arcivescovo – ‘Restate uniti e non difendetevi dalle provocazioni dello Spirito!’. Perciò mi piacerebbe, come detto dal Santo Padre, che ‘la sinodalità diventi mentalità, nel cuore, nei processi decisionali e nei modi di agire’.
È l’augurio che faccio a me stesso, ai sacerdoti e a tutta la nostra Chiesa diocesana nella speranza che diventi il nostro programma di vita per l’oggi e per il futuro”.E per questo motivo, proprio il 27 giugno, giorno del compleanno della diocesi verrà indetta la seconda visita pastorale, un cammino in cui il vescovo sarà aiutato, in prima battuta, dal consiglio episcopale che, giunto alla scadenza del suo mandato, Cipollone ha rinnovato per altri cinque anni, 2025/2030.
Sono stati confermati: don Angelo Giordano, come vicario generale, don Domenico Di Salvatore vicario episcopale per l’amministrazione, don Carmine Miccoli vicario per la Pastorale e don Alessio Primante cancelliere e vicario.
