Cosa succede ai distributori di carburante di Lanciano? È la domanda che in molti si stanno ponendo, soprattutto dopo le numerose segnalazioni apparse sui social negli ultimi giorni. Il tema è ricorrente: a pochi chilometri di distanza dalla città frentana, benzina e gasolio costano meno. E la differenza non è sempre trascurabile.
Chi viaggia spesso tra Lanciano e i comuni limitrofi, o si spinge fino alla costa o verso l’entroterra, lo nota chiaramente: in alcuni casi bastano dieci minuti d’auto per risparmiare fino a dieci centesimi al litro. Una differenza che, in tempi di rincari generalizzati e inflazione persistente, pesa non poco sul bilancio familiare.

Secondo le medie settimanali del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, aggiornate a metà giugno, il prezzo della benzina in modalità self in Italia è di circa 1,88 €/litro, mentre il gasolio si attesta intorno a 1,75 €/litro. Eppure, sul territorio abruzzese – e nel Frentano in particolare – i dati mostrano scostamenti anche evidenti, spesso non riconducibili a motivi immediatamente comprensibili.
Quali sono le cause? Le variabili in gioco sono molte: dalla politica commerciale delle singole compagnie alla presenza (o assenza) di concorrenza locale, passando per i costi logistici, le tipologie di impianto (branded o indipendenti) e persino la posizione geografica del distributore. Ma è proprio questa geografia, così ristretta, a sollevare dubbi: perché in città i prezzi sono più alti rispetto ad altri centri distanti pochi chilometri?
Le segnalazioni degli automobilisti non nascono da una percezione vaga, ma da esperienze dirette e quotidiane. E in un’epoca in cui ogni euro conta, il pieno di carburante diventa un’operazione da pianificare: si confrontano i prezzi, si fanno deviazioni, si condividono dritte online. La consapevolezza del consumatore cresce, ma la trasparenza del mercato non sempre va di pari passo.
Nel frattempo, la mappa dei distributori si trasforma in una sorta di “borsa dei carburanti” in tempo reale, alimentata da app, social network e passaparola. Un contesto in cui le differenze, anche minime, diventano subito visibili – e oggetto di discussione pubblica.
La domanda resta aperta: è solo il libero mercato a dettare legge o c’è margine per una maggiore equità e uniformità? Di certo, le segnalazioni dei cittadini accendono i riflettori su un tema che tocca tutti da vicino – ogni volta che si gira la chiave nel cruscotto.