“A Giacinto, Cesare, Luigi, Emilio e Olinto, artigiani e imprenditori, eredi di una tradizione millenaria di fonditori di campane (dal 1019) e di fabbricanti di corde musicali (dal 1600)”. E’ quanto si legge nella nuova targa affissa a Lanciano nei pressi di Via Isonzo angolo Via Fiume dedicata alla famiglia Mari, e che si trova all’intersezione tra le due strade.
Alla cerimonia d’intitolazione, tenutasi nel parcheggio accanto il tribunale, hanno preso parte il sindaco Filippo Paolini, gli assessori Danilo Ranieri e Paolo Bomba insieme ad Ettore e Giacinto Mari. Non sono mancati i soci dell’associazione “Campanari d’Abruzzo” di Castel Frentano che ha fatto rintoccare la prima campana del concerto associativo della fonderia Allanconi, fusa nel 2024.

I Fratelli Mari, Giacinto (n. 1887), Cesare (n. 1875), Luigi (n. 1869), Emilio (n. 1891), Nicola detto Olinto (n.1892) erano figli di Angelo Mari da Salle (PE) e di Maria Bucci da Castel Frentano (CH) e appartenevano a una nota famiglia di fonditori di campane e di fabbricanti di corde musicali.
Arrivati a Lanciano nel 1922, portarono con sé una tradizione millenaria di fonditori di campane (dal 1019) e fabbricanti di corde musicali (dal 1600). A Lanciano si incontrarono la tradizione secolare, l’esperienza, l’abilità dei Fratelli Mari e la tradizione commerciale, economica ed artigiana di Lanciano, da sempre suo vanto storico, in una città in cui, non a caso, fiorirono a livello di eccellenza nella storia diverse attività come quelle di agorai, funai, carradori, vasai, editori, produttori di calze, chimica, giocattoli, produzione farmaceutica, fuochi d’artificio, laterizi, industrie meccaniche, cererie.

La fonderia Fratelli Mari si distinse nella produzione di campane che risuonano in tutta Italia e all’estero, fornendo chiese e campanili in Abruzzo, Romagna, Lazio, Sicilia, Sardegna e Umbria.
Le loro campane sono ancora oggi presenti in molti luoghi di culto, testimoniando una tradizione artigianale che ha attraversato i secoli In particolare, gli avi dei Fratelli Mari hanno contribuito alla realizzazione di opere prestigiose come la campana di San Francesco di Urbino e il Campanone di Gubbio, entrambe fuse nel 1789.
Ancor oggi il suono delle campane Mari si diffonde da numerosi
campanili d’Abruzzo e dell’Italia centro-meridionale, compresa la torre civica di Lanciano e numerose chiese di Lanciano, della Frentania e di tutto l’Abruzzo, testimoniando un’antica attività artigianale che è parte inscindibile della storia della nostra regione e che, come già sottolineato, ha trovato il momento di massimo compimento e splendore nella nostra
città di Lanciano, al cui nome la Fonderia Fratelli Mari ha legato gli anni più splendidi e gloriosi della sua secolare attività ed a cui è onorata di appartenere nella storia e nelle nobili tradizioni artigiane, industriali e commerciali.
Parallelamente, la produzione di corde musicali, appresa dai maestri cordari di Salle (PE), paese dove i Mari producevano corde armoniche anche per i cremonesi Stradivari e Amati, si affermò a livello internazionale, con una azienda fondata negli USA da Emilio e Olinto Mari e fabbriche a New York e a Lanciano. Le corde musicali della E.&O. Mari, con il marchio “La Bella”, e dell’impresa derivata Daniel Mari sono diffuse in tutto il mondo e furono utilizzate da artisti leggendari come i Beatles, Jimi Hendrix e John Lennon.
. Simone Cortese