Si è tenuto ieri a Roma l’incontro nazionale con MA, la divisione di CLN che si occupa di componentistica auto e che conta in Italia 1.200 dipendenti in cinque fabbriche più un quartier generale.
Purtroppo la MA vive una fase difficile, a causa della contrazione dei volumi produttivi, tanto da fare istanza di composizione negoziata della crisi, la cui scadenza è fissata per ottobre 2025. A distanza di un anno quindi dallo scorso incontro nazionale, la situazione appare certamente peggiorata.
Gli ordinativi sono calati non solo per via della diminuzione dei veicoli complessivi di Iveco e di Stellantis, ma anche per via delle politiche di quest’ultima di internalizzazione di alcune produzioni e di pressione sui prezzi dei nuovi prodotti con conseguente assegnazione in paesi a basso costo.
Dopo l’uscita di Tavares, l’atteggiamento di Stellantis, almeno nelle intenzioni è mutato, divenendo più dialogante con le imprese fornitrici, tuttavia la strategia effettiva potrà chiarirsi solo dopo l’arrivo del nuovo AD previsto per fine giugno o inizio luglio.

L’occupazione di MA in quest’anno è di conseguenza calata di circa 60 persone, così come è diminuito il numero dei lavoratori temporanei da 176 a 87. L’utilizzo degli ammortizzatori sociali è il percorso di riduzione del personale proseguiranno in parallelo con la contrazione dei volumi produttivi.
Alle eccedenze da tempo presenti nelle mansioni così dette non produttive, si sommano oramai anche quelle che stanno emergendo fra i diretti di produzione.Per il futuro MA sta cercando non solo nuove commesse con Stellantis, ad esempio con le piattaforme medium e large per Melfi, ma anche nuovi clienti, in particolare a Chivasso in segmenti diversi dallo automotive come il ferroviario e il movimento terra.
Quanto alla fabbrica Cassino, per fronteggiare la fine della produzione degli attuali modelli di Stelvio e Giulia, la Direzione aziendale prospetta una sua riconversione: il progetto ipotizzato l’anno scorso si è rivelato non percorribile dal punto di vista tecnico e finanziario, bensì MA è tuttora impegnata a delineare un progetto di riconversione anche attraverso eventuali partner, nonché il coinvolgimento di advisors.
Come sindacato abbiamo affermato la nostra disponibilità al dialogo con MA, per cercare di superare la difficilissima fase di transizione che stiamo attraversando, a patto però che ciò valga a scongiurare chiusure e licenziamenti. Continueremo peraltro al tavolo automotive a chiedere responsabilità sociale a Stellantis, sostegno al Governo con particolare riguardo ad ammortizzatori sociali e costi energetici, e in Europa, dove riteniamo inadeguate le iniziative messe in campo dalla commissione europea.
Abbiamo ottenuto l’impegno a rincontrarci in sede nazionale ad ottobre in concomitanza con la chiusura della procedura di composizione negoziata della crisi.