Famiglie in allarme per i pazienti psichiatrici
Lanciano – Situazione pesante al Centro di Igiene Mentale (CSM) dell’Ospedale Renzetti di Lanciano, dove è venuta a mancare la disponibilità dei farmaci depot, essenziali per il trattamento dei pazienti psichiatrici.
Si tratta di cure mensili che garantiscono una somministrazione controllata e costante, ma la fornitura di questi farmaci è stata sostituita da generici orali, sollevando preoccupazioni tra i familiari
La terapia con farmaci depot rappresenta una pietra miliare nella gestione di molte patologie psichiatriche, in particolare per pazienti affetti da disturbi come la schizofrenia, i disturbi bipolari e altre condizioni che richiedono una terapia farmacologica a lungo termine. Questi farmaci sono formulazioni a rilascio prolungato, somministrati tramite iniezioni che garantiscono una costante e regolare diffusione del principio attivo nel corpo, generalmente per un periodo che varia da due settimane a un mese.
Il vantaggio principale di questa modalità è proprio il controllo sulla somministrazione: molti pazienti psichiatrici, soprattutto quelli con scarsa consapevolezza del proprio stato di malattia (una condizione chiamata anosognosia), faticano a seguire una terapia orale quotidiana.
La somministrazione di un farmaco depot permette di aggirare questa problematica, riducendo il rischio di dimenticanze e, di conseguenza, di ricadute gravi
“Il rischio è altissimo. I nostri cari, con scarsa consapevolezza di sé, non riescono a prendere la pastiglia tutti i giorni. Così si rischiano scompensi gravi”, hanno raccontato con ansia alcuni parenti al nostro giornale. “Viviamo una situazione tremenda. Queste medicine sono essenziali per la stabilità mentale dei pazienti”.
All’interno del CSM, numerosi assistiti sono già in uno stato di grave sofferenza, con sintomi preoccupanti: “Abbiamo visto persone sull’orlo di una crisi psicotica. Decine di ragazzi seguiti dal centro rischiano di entrare in crisi, mettendo a rischio sé stessi e chi li circonda”.
Particolarmente delicato è il contesto familiare di molti pazienti, spesso assistiti da genitori anziani, che si trovano impreparati a gestire episodi di scompenso psichico
“Non ce la facciamo più”, continuano i familiari, “abbiamo paura per la loro incolumità e per la nostra”.
La mancanza di farmaci all’interno della ASL 2 di Lanciano non è un problema nuovo, ma nelle ultime settimane ha attirato l’attenzione nazionale. A parlarne è anche il consigliere regionale Francesco Taglieri (Movimento 5 Stelle), da sempre attivo nella difesa dei diritti dei malati, che ha pubblicato un video sul suo canale Facebook: “È inaccettabile che in Abruzzo, nella ASL 2, ci siano pazienti psichiatrici e bambini autistici che non possono ricevere le cure necessarie se non a pagamento”.
Ha inoltre annunciato l’interessamento della stampa nazionale: “Mario Giordano e la sua squadra di giornalisti di Mediaset sono stati nei nostri ospedali per denunciare questa situazione”, conclude Taglieri. Questa sera alle 19 il servizio di rete 4.