Lanciano, 15 ottobre 2024 – Cresce la preoccupazione per la sicurezza all’interno del carcere di Villa Stanazzo, a Lanciano, dove negli ultimi dieci giorni si sono verificati due gravi episodi di aggressione fisica ai danni del personale penitenziario.
A denunciarlo è la Uilpa Polizia Penitenziaria Abruzzo, che da anni segnala un progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro all’interno della struttura
Secondo il segretario generale regionale della Uilpa, Ruggero Di Giovanni, il problema principale risiede nella continua riduzione del numero di poliziotti penitenziari in servizio, nonostante l’istituto sia stato riconvertito quasi interamente per ospitare detenuti di Alta Sicurezza.
“Abbiamo assistito a un calo costante e inesorabile del personale – spiega Di Giovanni – mentre il carcere si è trasformato in un istituto con sole sezioni di Alta Sicurezza. Tuttavia, il numero degli agenti in servizio non è stato adeguato a questa modifica, anzi, è peggiorato. Ciò rende impossibile garantire un livello minimo di sicurezza”.
Il sindacato denuncia anche l’insostenibilità dei turni di lavoro, che si sono prolungati fino a 12 ore al giorno, contro le 6 previste dal contratto nazionale
“Oltre ai turni estenuanti – prosegue il segretario – si registra un abuso dello straordinario, che non viene nemmeno retribuito correttamente in busta paga”. A questo si aggiunge il mancato rispetto degli accordi sindacali, una situazione che sta mettendo a dura prova la resistenza fisica e psicologica del personale penitenziario.
La situazione si è aggravata ulteriormente con l’invio di detenuti di Media Sicurezza (MS) in un carcere che non dispone più di sezioni idonee per accoglierli
Questo ha creato forti tensioni all’interno della struttura, con alcuni episodi che sono sfociati in aggressioni fisiche. Solo dieci giorni fa, un ispettore è stato spintonato da un detenuto che non voleva essere trasferito a Lanciano. “Solo per un caso fortuito l’aggressione non ha avuto conseguenze peggiori – precisa la Uilpa – dato che il personale in servizio era insufficiente a garantire la sicurezza necessaria”.
L’ultimo episodio si è verificato oggi, quando un assistente capo è stato aggredito da uno dei detenuti MS, che secondo la Uilpa non avrebbe dovuto essere assegnato a Lanciano proprio a causa dell’assenza di una sezione adeguata per quel circuito.
“Non conosciamo ancora la prognosi dell’assistente aggredito, ma di certo porterà con sé le cicatrici fisiche e psicologiche di questo attacco per molto tempo”, sottolinea il sindacato
Alla luce di questi fatti, la Uilpa rinnova la richiesta di un intervento immediato da parte dell’amministrazione penitenziaria per tutelare la sicurezza dei lavoratori e chiede una verifica urgente sulle condizioni della sezione dove sono ammassati i detenuti di Media Sicurezza.
“È una situazione non più sostenibile – conclude Di Giovanni – e l’uso improprio degli spazi e la carenza di personale rappresentano un rischio concreto per l’incolumità di chi lavora all’interno del carcere”.
La Uilpa invita le autorità competenti a prendere provvedimenti immediati, prima che la situazione degeneri ulteriormente, mettendo a rischio non solo la sicurezza del personale, ma anche l’ordine e la sicurezza pubblica.