Lanciano- In una nota congiunta firmata dai segretari generali Giovanni Notaro, Vincenzo Mennucci e Carlo Capparuccia, la Cisl esprime “forte preoccupazione per la chiusura improvvisa del reparto di Rianimazione dell’ospedale di Lanciano, una decisione che rischia di compromettere gravemente l’assistenza sanitaria in un territorio densamente popolato e di grande rilevanza sociale ed economica.
La chiusura del reparto, avvenuta senza preavviso né adeguata comunicazione ai lavoratori e alla cittadinanza, ha sollevato interrogativi sul modo in cui sono state considerate le reali necessità del territorio.
Questa decisione non solo appare priva di una strategia chiara, ma risulta anche inaccettabile dopo ben otto anni di attesa per la ristrutturazione della struttura”.
La Cisl teme che “questa mossa possa aggravare ulteriormente i problemi di salute pubblica e di sicurezza, mettendo a rischio la qualità dell’assistenza sanitaria disponibile per i cittadini denunciando la mancanza di trasparenza e di comunicazione, sottolineando come tali condizioni creino incertezza e disagio sia tra i lavoratori dell’ospedale che tra i cittadini, che hanno il diritto di ricevere un’assistenza sanitaria all’altezza delle loro necessità”.
Il sindacato chiede alla direzione strategica dell’Asl un’analisi attenta delle conseguenze di queste scelte e sollecita il ripristino immediato del reparto di Rianimazione.
“Con un appello pubblico, la Cisl ha richiesto un incontro urgente per discutere possibili soluzioni volte a garantire una sanità adeguata e tempestiva alla popolazione di Lanciano e delle zone circostanti”.