Su richiesta dell’ “Associazione 1000 Alberi Aps” ieri martedì 23 luglio si è svolto nel Palazzo municipale un incontro sul tema del progetto di realizzazione di un parcheggio per 25 auto nello spazio verdeadiacente l’area di sgambamento cani in via del Verde. All’incontro erano presenti il sindaco Filippo Paolini, gli assessori alla mobilità Paolo Bomba ed alla transizione ecologica Tonia Paolucci e per l’associazione il presidente Franco Mastrangelo con la vice-presidente Anna Di Feliciantonio.
In quello spazio l’associazione ha piantato nel corso degli anni 8 alberi nell’ambito del
patto di collaborazione “1000 Alberi per Lanciano” sottoscritto con il Comune. Nell’area prevista
per il parcheggio sono ricompresi 4 dei suddetti alberi oltre ad altri preesistenti di dimensioni
maggiori. “Ci è stato riferito – afferma il presidente Mastrangelo – che tutte le piante verranno spostate o abbattute, con eventuali nuove piantumazioni “risarcitorie” ed il terreno sarà completamente asfaltato.
Abbiamo manifestato il nostro disappunto per non essere stati almeno consultati preventivamente
su quest’opera di cui siamo venuti a conoscenza per vie non ufficiali, visto anche il nostro
coinvolgimento diretto nella realizzazione di quello che di fatto è diventato un parco pubblico
usufruibile dall’intera collettività. Di fronte alle presunte esigenze di parcheggio in zona che gli amministratori ritengono prioritarie rispetto ai benefici psico-fisici e sociali determinati dalla presenza della vegetazione urbana, abbiamo eccepito che la costruzione di nuovi posti auto non risolve il problema di traffico e congestionamento ma anzi lo aggrava attraendo sempre più macchine con parallelo aumento dell’inquinamento, mentre bisognerebbe agire su altri versanti come il potenziamento del trasporto pubblico e condiviso e di tutte le forme possibili di mobilità sostenibile.

Ci sembra illogico che lo stesso Ente dapprima ci autorizzi a piantare in quell’area e poi decida di
rimuovere tutto con danni certi alle alberature. Infatti oltre ai tagli diretti, anche sradicare e inserire
altrove comporta gravissimi rischi per la vita stessa delle piante che, va sottolineato, stiamo
continuando a curare ed innaffiare anche in questi giorni in attesa del loro destino. Inoltre gli effetti
delle eventuali nuove piantumazioni avranno bisogno di anni prima di riequilibrare quelli delle
precedenti in termini di assorbimento di inquinamento e CO2. Inoltre impermeabilizzare con l’asfalto uno spazio di 500mq significa aumentare i rischi idro- geologici e ignorare che il consumo di suolo è uno dei principali fattori delle alterazioni climatiche e del surriscaldamento globale di cui abbiamo in questi giorni una pesante evidenza.

Abbiamo infine fatto presente che la nostra azione, autonoma e indipendente da qualsiasi altra
logica, ha come unico riferimento l’intera comunità e la difesa del bene comune. In quest’ottica
dall’inizio del progetto abbiamo piantato in città 255 alberi che controlliamo, curiamo e innaffiamo
incessantemente. Abbiamo quindi detto a sindaco e assessori che un patto di collaborazione non
si sostanzia nella semplice firma di un documento ma deve concretizzarsi nella condivisione di
indirizzi e finalità, nella cui ottica abbiamo chiesto un ripensamento su quanto si vuole realizzare
perché solo così si fa davvero il bene della collettività nel suo insieme.
Purtroppo invece ci è stato opposto un diniego e la volontà irremovibile di proseguire su questa
strada da parte dell’Amministrazione Comunale. Al contrario tutti, a cominciare di chi ha il potere di prendere decisioni pubbliche, dovremmo ragionare in maniera totalmente diversa rispetto al passato perché i tempi e le condizioni ambientali generali sono radicalmente cambiate e necessitano di un approccio che le migliori. Noi, nonostante difficoltà e intralci, continueremo convinti ad onorare il patto con la nostra opera perché appunto il nostro unico obiettivo è il miglioramento delle condizioni di vita dell’intera Comunità, a cominciare dalle bambine e dai bambini”.