L’orso bruno marsicano torna a ripopolare i centri urbani, muovendosi liberamente dentro e fuori dall’area protetta del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Questo fenomeno è evidente dagli avvistamenti di diversi plantigradi che, in questo periodo dell’anno, si nutrono anche di ciliegie mature.
Tra i vari esemplari avvistati, particolare attenzione hanno suscitato due cuccioli, visti spesso insieme mentre si alimentavano con frutta, completando così la loro dieta che include anche carne. Questi due giovani orsi, nonostante la giovane età, si stanno adattando bene all’ambiente circostante e offrono uno spettacolo meraviglioso agli abitanti locali e ai turisti.
A Roccaraso, un territorio precedentemente colonizzato dall’orso Juan Carrito, investito e ucciso sulla statale 17 nelle vicinanze del cimitero di Castel di Sangro, è ora frequentato dall’orsa Bambina e da un maschio non identificato. Quest’ultimo ha fatto irruzione nel pollaio di Aurelio Di Vitto, divorando tutto il pollame, per poi spostarsi a Rivisondoli, dove ha predato un’anatra.
A Villetta Barrea, l’orsa Giacomina continua a girovagare, al momento, senza creare danni. L’orsa Gabietta, invece, si sposta tra il Parco Sirente Velino e il Pnalm, incrementando gli avvistamenti anche in quelle zone.
Questi avvistamenti di orsi marsicani, in particolare dei due cuccioli, rappresentano un segnale positivo del ripopolamento di una specie in via di estinzione. La presenza di questi giovani orsi offre uno spettacolo unico e meraviglioso della natura abruzzese, attirando l’attenzione di appassionati di fauna selvatica e turisti. La loro sopravvivenza e crescita sono simboli di successo per la conservazione e la protezione della biodiversità nella regione.