ORTONA- Dopo un’attesa durata anni, la draga “Gino Cucco” è giunta in porto. Manca solo il completamento delle ultime procedure burocratiche e poi prenderà il via l’intervento destinato a cambiare il volto del bacino e per questo fortemente atteso da operatori e cittadini. I lavori di escavazione sono stati finanziati nel 2013 dalla giunta regionale d’Abruzzo nell’ambito del programma PAR FAS 2007-2013 con cui è stato concesso al Comune (soggetto attuatore) un finanziamento di 9.350.000,00 euro.
Dei 350 mila metri cubi complessivi di sabbia che verrà dragata, 140 mila metri cubi saranno destinati al ripascimento morbido delle spiagge del lido Riccio
Come si ricorderà il 9 gennaio scorso è stato firmato il contratto con l’Ati, l’associazione temporanea di imprese, guidata dalla Dragaggi, che effettuerà i lavori.
Una firma attesa dodici anni a causa non solo di un lungo contenzioso ma anche di tanti passaggi tecnici, uno tra tanti la caratterizzazione delle sabbie e la individuazione dei luoghi di ripartizione delle sabbie da scarto.
E’ già stata avviata e completata la verifica bellica, la ditta ora avrà circa 150 giorni per completare le operazioni di escavazione.
“Un percorso lunghissimo, costellato di difficoltà burocratiche e procedimentali ma noi non ci siamo ai arresi.
La mia amministrazione ha sempre creduto nelle potenzialità del porto ed è stata sempre attenta e vicina alle esigenze degli operatori- commenta l’ex sindaco Leo Castiglione- E’ un bel giorno per loro ma anche per tutta la città. La crescita del porto sarà un’ulteriore occasione di crescita della città e dell’intera comunità.
Attualmente in zona Riccio sono già in corso le opere di accantieramento per il ripascimento della spiaggia. Ringrazio il comitato porto e il suo presidente Davide Tucci per l’impegno in questi anni e per il supporto che mi hanno dato”.
Ad operare sarà una draga, la motonave Gino Cucco, che è un mezzo ibrido con un escavatore di precisione adatto ai fondali marini, all’interno del quale viene riversato il materiale dragato. Obiettivo è lavorare senza essere d’intralcio agli operatori portuali.
- Daniela Cesarii