Questa mattina, sabato 20 aprile i rappresentanti delle istituzioni, delle Forze Armate e delle associazioni d’Arma e Combattentistiche si sono ritrovati in piazza Plebiscito per omaggiare con una corona d’alloro, la lapide affissa sulla Torre Civica che ricorda il terribile bombardamento nazista avvenuto nel 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale.
Una delle pagini più tristi del conflitto in terra frentana che la comunità commemora ogni anno dopo i rintocchi del campanile che segnano le ore 11.24.
Fu un micidiale attacco a sorpresa che danneggiò il corso principale e piazza del Plebiscito, con gravi danni alla torre civica, alla facciata del palazzo municipale, al palazzo del liceo classico e al teatro comunale, mietendo un numero elevato di vittime, che furono 300 tra i militari e 45 civili.
L’attacco aereo fu un ignobile atto dimostrativo e beffardo dei nazisti, che volevano celebrare il compleanno di Hitler.
I pochi testimoni ancora in vita ricordano che la mattina del 20 Aprile 1944, la città di Lanciano si svegliò lentamente dagli echi disastrosi della guerra, ormai creduta lontana.
Tutti, in qualche modo, avevano ripreso le proprie attività commerciali, sperando in giornate migliori. Riaprivano i forni, tornavano in strada gli ambulanti, gli artigiani riprendevano il lavoro da dove lo avevano lasciato e, i pochi negozi sfuggiti ai saccheggi della soldataglia nazista, riaprivano timidamente i battenti. Insomma, il mondo sembrava rifiorire alla luce dei timidi raggi di sole primaverile.
Improvvisamente, però, prima di mezzogiorno, una forte esplosione dovuta al lancio di una bomba dal cielo, ruppe la tranquillità di Piazza Plebiscito e, in pochissimi istanti, il forte calore, il fumo acre e denso, le grida dei soccorritori e i lamenti dei feriti, sconvolsero irrimediabilmente la vita dei nostri nonni e dei nostri genitori.
Insieme al primo cittadino Filippo Paolini sono intervenuti anche i sindaci di numerosi comuni limitrofi. Tra gli ospiti della celebrazione organizzata dallo storico militare Mario Salvitti, anche Rita Fantacuzzi, vice presidente nazionale dell’Associazione Combattenti e Reduci e Carlo Sprecacenere, vice presidente regionale dell’Associazione Vittime Civili di Guerra.
.Simone Cortese