ORTONA- Dopo giorni di silenzio il sindaco Leo Castiglione sceglie di parlare per spiegare le ragioni della crisi e per aggiornare sulle interlocuzioni, finora avvenute, con la Prefettura. In molti si aspettavano in realtà le sue dimissioni, invece, Castiglione lancia un ultimo appello al senso di responsabilità dei consiglieri comunali per evitare l’arrivo del commissario prefettizio ribadendo la volontà di di restare al governo per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini.
“La mia maggioranza, come negli anni precedenti, ha lavorato dall’inizio dell’anno per preparare il bilancio di previsione 2024 – ha spiegato Castiglione.- Alla stesura del documento programmatico e finanziario hanno contribuito tutte le componenti della mia squadra, compresi i nove consiglieri.
Nel consiglio comunale del 14 marzo, tra lo sconcerto di tutta la maggioranza e dopo due ore di discussione e attacchi della minoranza, abbiamo appreso dalla dichiarazione di voto che la consigliera Simonetta Faraone, nonostante avesse condiviso nelle varie riunioni la manovra di bilancio, avrebbe votato contro la variazione dell’addizionale, senza sentire il bisogno di informare gli altri consiglieri di maggioranza. Avendo constatato di non avere più una maggioranza sono stato costretto ad azzerare la giunta e cercare di risolvere la crisi al suo interno”.
Dall’azzeramento della giunta, che data il 15 marzo, è iniziato il lavoro del sindaco per ricucire i pezzi della maggioranza
Castiglione ha prima cercato di avere un confronto diretto con la consigliera Faraone, confronto però che è stato negato dalla consigliera che ha precisato al sindaco di non essere più in maggioranza.
“Questa decisione ha lasciato la città senza un bilancio approvato nei termini di legge e in gestione provvisoria, una situazione amministrativa-finanziaria che impedisce qualsiasi nuovo impegno – chiarisce Castiglione- Per intenderci non è possibile programmare nuove spese sia per le festività patronali in arrivo che per nuovi lavori o interventi anche di ordinaria manutenzione”.
Nel frattempo Castiglione ha perso anche l’appoggio del vice sindaco Cristiana Canosa, finora punto fermo dell’esecutivo tanto da essere riconfermata ad ogni rimpasto, che a ha preferito non dare la sua disponibilità a formare una nuova giunta non essendoci più le condizioni per lavorare, decisione di cui il primo cittadino ha detto di “prenderne atto”.
Castiglione ha inoltre raccontato di aver incontrato tutti i consiglieri comunali per un confronto sereno al fine di valutare la possibilità di un allargamento della stessa maggioranza.
Gli otto consiglieri di minoranza però hanno scelto di restare dove le elezioni di giugno 2022 hanno decretato che stessero ovvero in opposizione respingendo ogni tipo di accordo
“Nessuna soluzione condivisa è purtroppo venuta fuori dai vari incontri mentre è iniziato il percorso previsto dalla legge in caso di mancata approvazione del bilancio preventivo che si concluderà con lo scioglimento del Consiglio comunale dopo la diffida del Prefetto” ha concluso il sindaco.
Dopo le due sollecitazione arrivate già in Comune presto sarà inviata dalla Prefettura la diffida.
Dall’arrivo della diffida ci saranno venti giorni di tempo, se in questo lasso di tempo nessun consigliere di minoranza dovesse dare la disponibilità a votare il documento avverrà lo scioglimento del consiglio e l’insediamento del commissario. Il ritorno alle urne sarebbe invece fissato a giugno del 2025.
- Daniela Cesarii