ORTONA- Sono stati avviati i lavori di consolidamento della banchina di Riva, un lavoro che servirà ad adeguare la funzionalità ai moderni standard dei traffici commerciali marittimi.
Un intervento che è solo il primo di una lunga serie che comprende il dragaggio, il completamento della bretella, la sistemazione del viadotto dei Saraceni. Investimenti a beneficio del bacino che porteranno ad un aumento della capacità attrattiva del porto che già ora sta registrando un incremento dei traffici.
Un numero in controtendenza rispetto a quello nazionale che vede la movimentazione in calo
L’intervento programmato dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale ha l’obiettivo di consolidare il primo tratto della banchina e il relativo piazzale, che è di una lunghezza di 230 metri, su un totale di 560 metri, e una larghezza di 30 metri.
L’appalto è stato affidato per un importo di aggiudicazione di 8.574.000 euro, a fronte di un ribasso del 21,73%, con l’utilizzo dei fondi degli interventi per la coesione territoriale e per le Zone economiche speciali del Piano nazionale di ripresa e resilienza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
I lavori consentiranno la riqualificazione e il potenziamento delle strutture di banchina esistenti per poter poi procedere all’approfondimento dei fondali portuali, fino ad un livello di -12 metri
La prima fase dell’intervento riguarderà la bonifica bellica delle aree a terra e dei fondali interessati dal progetto. I lavori effettuati, che dovranno essere collaudati entro giugno 2026, prevedono anche la predisposizione per l’elettrificazione per alimentare le gru semoventi del tratto interessato dall’intervento, in continuità con quanto previsto per il tratto di Riva nuova, un investimento questo da 2 milioni di euro.
Un intervento che ha l’obiettivo di eliminare il consumo di combustibili fossili che alimentano le gru stesse, riducendo le emissioni di inquinanti, nonché l’inquinamento acustico
I lavori dovranno essere realizzati entro giugno 2026. Il progetto di elettrificazione è stato curato da Sogesid, società “in house” del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con cui l’Autorità di sistema portuale ha sottoscritto a settembre 2022 una convezione attuativa per la progettazione del cold-ironing.
Alla presentazione dell’intervento hanno partecipato il capitano di vascello Fabrizio Giovannone, direttore marittimo dell’Abruzzo, Molise e Isole Tremiti, il sindaco, Leo Castiglione, il Commissario della Zes Abruzzo, Mauro Miccio.
Sono intervenuti Vincenzo Garofalo, presidente Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, e Marco Marsilio, presidente Regione Abruzzo.
“Con l’avvio dei lavori della banchina di Riva, diamo oggi un segnale concreto di avanzamento delle infrastrutture necessarie allo sviluppo del porto- ha affermato Vincenzo Garofalo, presidente Autorità di sistema portuale. – Testimonianza di un risultato costruito in un percorso di leale e fattiva collaborazione con le Istituzioni di riferimento che ringraziamo, Regione, Capitaneria di porto, struttura Zes, Forze dell’ordine, e con gli operatori portuali con i quali il confronto è continuo. E’ nostro compito, infatti, raccogliere le segnalazioni e i bisogni del cluster marittimo, che ha sempre avuto un atteggiamento di grande fiducia verso l’Adsp, e creare le condizioni per rendere sempre più funzionale lo scalo per garantire l’operatività in sicurezza e cogliere sempre nuove opportunità per un incremento dei traffici”.
Il governatore Marsilio ha anche incontrato gli operatori per un confronto sugli importanti investimenti che prenderanno a breve il via rassicurandoli sul fatto che non andranno a incidere sull’operatività del bacino e che dureranno il minor tempo possibile: “Dopo cinque anni di lavoro- ha detto inoltre Marsilio- lasciamo il porto in condizioni di grande crescita e con grandi prospettive di sviluppo.
Tra progetti realizzati, progetti in itinere e interventi futuri parliamo di circa 50 milioni di euro di finanziamenti per lo sviluppo del porto
L’importante lavoro, svolto finalmente in sintonia e grande collaborazione con l’Autorità portuale, ha permesso di progettare lo sviluppo del porto. Il contributo del commissario della Zes ha consentito di mettere in cantiere anche tutte quelle infrastrutture necessarie affinché le attività del porto diventino efficaci in un sistema di mobilità delle merci. Guardiamo al futuro con grande ottimismo perché sono ancora tante le potenzialità inespresse che possono far diventare Ortona un riferimento ancora più importante a livello nazionale e internazionale”.
Il grazie del sindaco Leo Castiglione è andato anche agli operatori portuali che “nei momenti difficili sono stati capaci di andare avanti con grande professionalità e di portare il porto a grandi traguardi”.
- Daniela Cesarii