Non è mai facile avere una stima precisa di quali sono i danni che, le specie animali selvatiche e quelle tutelate che vivono nei parchi, compiono quotidianamente nei confronti delle coltivazioni agricole e degli appezzamenti di terreno lavorati. In soccorso può arrivare perà la tecnologia: al Parco Nazionale della Majella è infatti in sperimetazione la rilevazione per la stima dei danni attraverso l’ausilio dei droni.
Sono state infatti vviate nelle superfici agricole le prime fasi ricognitive per lo sviluppo delle azioni previste dal progetto Progetto “SUAVE” (Study with Uav of Animal and Vegetative Ecosystems) per il rilievo territoriale nel Parco Nazionale della Maiella. Le fotoaeree ricavate, successivamente elaborate con specifici software fotogrammetrici, costituiscon strumenti idonei a fornire dati informativi numerico‐grafici oggettivi di elevata affidabilità e utilità per la gestione delle pratiche di indennizzo, la decisione sull’opportunità di installazione di sistemi di difesa, la verifica dell’efficacia dei sistemi di difesa, e la realizzazione di data‐base storici, essenziali per la corretta gestione della fauna selvatica.
. Simone Cortese