Tempi di profonda riflessione in casa Lanciano FC e per tutta la piazza frentana, poiché non può esistere calcio senza garanzie per il futuro. Era solo l’estate del 2023 quando al salone Benito Lanci nasceva ufficialmente il progetto Miglianico Lanciano FC, costituitosi attorno al Presidente Valeriano Palombaro e attraverso il quale venivano presentati i vari componenti della società.
Ecco, di quel team dirigenziale sembra proprio non esserci più traccia, in seguito all’ennesimo saluto, questa volta da parte del team manager Matteo D’Eusanio.
La bagarre al vertice tra soci, il rebus Guido Biondi e il caso del campo di Tollo sono solo alcuni elementi alla base di un dato fattuale: le differenti posizioni all’interno della società sul percorso intrapreso dal Lanciano FC.
Parole che risuonano da tempo nelle dichiarazioni dei diretti interessati e che riecheggiano anche nel post pubblicato dall’ex team manager rossonero: “sono sempre l’ultimo ad abbandonare e sono sempre il primo a mettere la faccia. Ma purtroppo è arrivato il momento di gettare la spugna, la pazienza ha un limite.
Comunico le mie dimissioni da dirigente del Miglianico Lanciano
“Oltre i ringraziamenti a tutti i componenti squadra e ai tifosi, D’Eusanio sottolinea: “grazie a chi ha creduto in me (anche se dovrebbero ringraziare me per il mio operato, evidentemente non tutti ricordano le cose)” – prosegue – “sarò sempre un tifoso, ma non posso dare di più, grande esperienza, peccato”.
Quale sarà il futuro del club?
I risultati sul campo sono certamente positivi e in linea con le ambizioni, pur considerando anche gli sforzi economici per allestire la rosa a disposizione di mister Contini, ciononostante conta ricostruire la fiducia attorno al progetto e ai suoi rappresentanti se l’obiettivo comune è riportare il Calcio, o meglio la passione per il pallone, in una città ferita dalle continue vicende extracampo.
- Dennis Spinelli