ORTONA- Il Comitato regionale Abruzzo “scende in campo” in occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria e lo fa nuovamente attraverso un incontro con le nuove generazioni. L’appuntamento è per mercoledì 31 gennaio, quando la responsabile del Dipartimento sociale LND, Dora Anna Bendotti, e i calciatori del Victoria Cross Ortona incontreranno le alunne e gli alunni dell’Istituto comprensivo “Matilde Serao” per riflettere sul tema dell’olocausto.
“La nostra iniziativa ha l’obiettivo di mantenere salda la Memoria, il ricordo della storia passata perché questo significa impegnarsi affinché gli errori, le sofferenze, la paura e il dolore non si presentino più nelle nostre vite- spiega Dora Bendotti- La memoria è un dono prezioso contro l’indifferenza, contro le ingiustizie.
Il Comitato regionale LND, attraverso l’Area di responsabilità sociale, anche quest’ anno si è impegnato a portare, soprattutto nelle scuole elementari, un messaggio forte che passa attraverso il gioco del calcio, volano di cultura e di valori straordinari di crescita”.
L’incontro sarà anche l’occasione per promuovere la campagna della Lega nazionale dilettanti #InDifesaDellaMemoria, con il ricordo delle storie di grandi calciatori ebrei, che in quegli anni di sofferenza furono deportati ed uccisi nei campi di sterminio.
Primo Levi ne I sommersi e i salvati ha descritto una partita tra SS e membri del Sonderkommando, i prigionieri che dovevano occuparsi delle camere a gas e dei forni crematori perché ad Auschwitz si giocava anche a pallone.
Per questo, in ricordo dei talenti che hanno perso la vita, la Lega Nazionale Dilettanti in collaborazione con l’Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti (ANED) donerà le figurine dei seguenti calciatori: Árpád Weisz, è stato uno dei più grandi allenatori nella storia del calcio italiano ed europeo.
Vittorio Staccione calciatore e tra gli organizzatori dello sciopero del 1 marzo 1944. Orazio Coriolano Perioli è stato uno dei protagonisti della storia dello Spezia Calcio e della Resistenza. Carlo Castellani segna gol a raffica nell’Empoli, solo in epoca recente è stato superato. E la lista è lunghissima, infinita come la sofferenza e il martirio subito.
La squadra dell’Hakoah, diventata campione d’Austria nel 1925 scendeva in campo con la grande “H” cucita insieme alla stella di Davide. Era quella amata da Franz Kafka, la stessa che nel 1938 si vide confiscare i trofei vinti e i calciatori caricati sui vagoni in un viaggio di sola andata.
L’ultima partita, tra la vita e la morte, fu giocata contro la formazione delle SS. Molti si sono salvati, con l’orrore ancora negli occhi, come il calciatore del Milan Ferdinando Valletti come Massimo Della Pergola con una penna rubata ad un sergente inventò la “schedina” con il suo 1-X-2. Nel 1946 a guerra finita, fondò la SISAL.
- Daniela Cesarii