Il tutto era partito con una segnalazione su un gruppo Fb di Fossacesia: “Striscia Fossacesia Informa” dove si leggeva: ”
“Sono almeno 2 anni che questa struttura stagionale, Twin Beach, non viene smontata, uno schifo!!! Occupazione abusiva su proprietà del demanio….complimenti!!!“
Ieri la notizia, apparsa sul sito del comune di Fossacesia di una maxi multa a carico della proprietà, Simona Fattore, amministratore delegato del gruppo Supporter e dell’Hotel.
“Su richiesta di nomina di Ausiliario di Polizia di Polizia Giudiziaria da parte della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Ortona, si legge, giusto verbale ex art, 348 comma 4° del c.p.p. del 12.01.2024, lo scrivente unitamente al personale della Capitaneria di Porto di Ortona, ha effettuato apposito sopralluogo per l’accertamento delle opere realizzate sull’area demaniale marittima, contraddistinta con il codice OT N. 1 bis, sito in Via SS 16 Adriatica di questo Comune, e posta tra la via verde e la SS 16 Adriatica, in prossimità del “Supporter Hotel”, per la quale fu rilasciata la concessione demaniale marittima (stagionale e temporanea senza diritto di insistenza) in favore della società. SUPPORTER HOTEL S.r.l.
Installazione di struttura ad uso locale bar Installazione di n. 2 w.c.
Installazione di n. 2 strutture ad uso ripostiglio.
Realizzazione di un’area pavimentata delle dimensioni di circa mt. 14,90 x 10,50 a servizio della locale bar, a quota sovrastante rispetto all’andamento naturale dell’arenile, il tutto sorretto da pareti perimetrali lato est e nord con tavolato in legno e pali in legno sormontate da parapetti in fune a protezione del suddetto dislivello.
Realizzazione di una piattaforma in legno tipo solarium raggiungibile da scala in legno.
Installazione di n. 3 docce su pavimentazione in doghe di legno.
Occupazione di porzione di area demaniale marittima non ricompresa nella concessione richiamata in premessa, mediante l’ammassamento di lettini da spiaggia, sedie e sostegni per ombrelloni.
Totale della multa 10, 132,44 euro
Oggi la nota stampa della Fattore, che annuncia querele, contro chi da troppo tempo sta gettando fango, dice, sul lavoro del gruppo Supporter e che, soprattutto nell’ultimo periodo, ricordiamo che il marito Donato Di Campli è candidato in regione con la Lega, sta perpetuando una tacco politico.
“Siamo soggetti, dice l’imprenditrice, da anni ad attacchi continui che vogliono minare l’immagine di un marchio aziendale e di persone che lavorano con impegno, dedizione e che hanno dimostrato aver cambiato l’immagine di un territorio. Oggi ancor di più e chissà perché!
La prassi comune che viene utilizzata al tal fine è ormai divenuta quella di denunciare utilizzando sia canali social che esposti formali.
La tecnica utilizzata è sempre la stessa: colpire e danneggiare, non per tutelare l’ambiente come vogliono far credere, ma per denigrare l’operato di aziende.
Le attrezzature giacenti sul demanio, oggetto di polemica, sono in attesa delle necessarie pratiche amministrative. In particolare il settore turistico ricreativo della Costa dei Trabocchi è soggetta a numerose normative alle quali le attività sono assoggettate, ciò comporta l’interfacciamento con diversi enti ai quali far riferimento“
Quindi, sempre secondo La Fattore, le attrezzature saranno rimosse quando le normative lo permetteranno. Ma come mai tutti gli altri assegnatari di concessione demaniali lo hanno fatto?
“Sicuramente, “chi fa sbaglia”, continua la nota stampa, e noi non siamo esenti da questo detto, pertanto nel caso in cui ce ne fosse la necessità gestiamo le procedure assumendone sempre la più completa responsabilità.
Nel caso di specie ci troviamo di fronte all’assenza di un documento, chiarisce, ovvero il permesso per la posa di una struttura rimovibile in legno, carenza questa certamente a noi imputabile ma commessa esclusivamente per errore e non certo per intenzione.
Nulla pertanto imputabile alla giacenza del materiale ad oggi permanente, in attesa delle necessarie autorizzazioni da parte delle istituzioni competenti.
Parallelamente, incalza, le testate giornalistiche dovrebbero riservare la medesima attenzione ad altre realtà meno note al pubblico”.
L’informazione quale diritto sancito dalla Costituzione è fondamentale e deve essere corretta, le polemiche per essere tali devono essere costruttive, non distruttive.
Per tale ragione abbiamo ritenuto necessario querelare chi ha generato tale polemica, al fine di tutelare l’immagine aziendale e personale.
Non vorrei che tali polemiche ambientali, conclude, abbiano al contrario, in questo periodo elettorale, il vero obiettivo di screditare politicamente chi ha fatto tanto e per tutti, rilanciando il turismo sulla costa chietina”