Dirigenza scolastica di Castelfrentano salvaguardata quest’anno, mentre Guardiagrele e altri Comuni della Provincia di Chieti subiscono ennesimi accorpamenti e soppressioni.
Solo a Teramo due nuovi indirizzi scolastici
“Apprendo con piacere, come notizia dell’ultim’ora, che l’I.C. di Castelfrentano non verrà accorpato con l’I.C. D’Annunzio” di Lanciano. Sono contento per Castelfrentano!” Commenta così, l’assessore all’Istruzione del Comune di Lanciano, Angelo Palmieri. La notizia della salvaguardia della presidenza dell’I.C. di Castelfrentano, dopo aver annunciato, nella scorsa puntata di Dituttodipiù del 4 gennaio, la soppressione e accorpamento a Lanciano di tale presidenza.
Notizia giunta tardivamente. Poiché deliberata il 3 gennaio e comunicata il giorno dopo dalla Regione ad Enti ed Istituzioni. Ormai la puntata di #dituttodipiù era già stata pubblicata.
La salvaguardia è stata possibile, “nell’ultim’ora”, grazie al Decreto Milleproroghe, recentemente approvato dal Governo, che ha concesso alla Regione Abruzzo, per quest’anno, di ridurre da 11 a 7 le dirigenze scolastiche e relativi uffici amministrativi da sopprimere.
Lo stesso sindaco di Castelfrentano, Gabriele D’Angelo, si dice soddisfatto, ma solo in parte, in quanto sa che la battaglia non è vinta del tutto. Visto che tale beneficio è stato concesso solo per quest’anno e il parametro minimo, previsto dal Governo, per avere una dirigenza e segreteria scolastica è di ben 900 alunni.
In effetti, molti cittadini della comunità castellina sono convinti di aver avuto la salvaguardia grazie all’assessore regionale, Nicola Campitelli, che avrebbe fatto valere le ragioni del proprio Comune, viste anche le prossime elezioni regionali.
Ma, al contempo, temono che, con una dirigente che andrà in pensione quest’anno, la scuola potrebbe essere affidata in reggenza ad un’altra dirigente lancianese. E poi essere soppressa a dicembre prossimo, con decorrenza 2025/26, a votazioni ormai passate e dimenticate.
E’ lo stesso Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, a non abbassare la guardia, chiedendo sin da ora alla regione Abruzzo di non sacrificare ancora la provincia teatina, con soppressioni e accorpamenti, poiché negli ultimi anni ha già dato molto.
Al contrario, solidarietà giunge, da ogni parte, alla comunità di Guardiagrele che, invece, ha visto accorpare tutti gli ordini di scuola, da infanzia a secondaria di secondo grado, in un’unica Direzione.
E qui, ovviamente, molti si interrogano sui criteri adottati dalla politica nel sacrificare Guardiagrele e non altri Comuni della Provincia, a pari condizioni.
Stessa domanda si pongono cittadini del Vastese, dove la Presidenza dell’I. C. di Monteodorisio- Cupello viene accorpato, addirittura, all’Istituto Agrario di Scerni. Lo stesso che si riappropria di una Dirigenza (unica buona notizia, n.d.r.), staccandosi dal Comprensivo di Casalbordino.
Insomma, ogni anno, a seguito del dimensionamento della rete scolastica regionale, si registrano malcontenti e dissidi in nelle comunità abruzzesi, a causa di soppressioni o accorpamenti, che creano solo disagi e nessun beneficio reale. Sembra una vera lotta dei poveri. E parametri e numeri a parte, è sempre la politica che sembra fare l’ago della bilancia.
A ciò si aggiunge che solo raramente, vengono soddisfatte le richieste di nuovi indirizzi formativi.
Quest’anno, solo in Provincia di Teramo sono stati concessi due nuovi indirizzi: “Chimico e Biotecnologie” e “Servizi Culturali e dello Spettacolo”. Del resto, l’assessore regionale all’istruzione, Pietro Quaresimale, assessore regionale all’istruzione e teramano, avrà saputo interpretare bene le esigenze formative della sua città.
Mentre, invece, altre città abruzzesi continuano a sperare e a chiedere da anni e invano nuovi indirizzi. Lanciano, ad esempio, registra da sempre una vera e propria esigenza formativa nel campo musicale, ma non riesce ad ottenere l’attivazione di un Liceo Musicale.
Chissà perché?!
- Marianna Di Desidero