Quella che doveva essere la conferenza stampa di presentazione del nuovo presidente dell’ente e dei suoi programmi per Lancianofiera si è trasformata in un clamoroso passo indietro. Donato Di Fonzo, scelto nei giorni scorsi dal sindaco Paolini per guidare il prestigioso settore fieristico frentano torna sui suoi passi e decide, a sopresa, di non accettare l’incarico.
A spiegarne i motivi è lo stesso ex assessore regionale, “Dopo la mia nomima, che ci tengo a ribadire non è stata nè cercata nè voluta dal sottoscritto, i temi del dibattito si sono inaspriti con attacchi inaccettabili alla mia persona ed all’ente che invece dovrebbe essere tutelato in maniera trasversale da tutte le forze politiche, essendo patrimonio della città. Le polemiche, il tono di accusa espresso anche tramite i social network mi hanno convinto a fare questo passo indietro: la mia storia personale, ed il mio passato politico parlano per me e se come dice Marongiu la fiera merita rispetto, lo stesso rispetto lo si deve anche alla mia persona.
In questi giorni ho sentito forte la fiducia del sindaco, della sua giunta e del mio partito Fratelli d’Italia che non ha mai smesso di sostenermi. Più che per il nome mi sarebbe piaciuto essere giudicato per quanto fatto e realizzato alla guida di Lancianofiera, per i programmi, i progetti e non per mera convinzione politica. A chi dalla sinistra attacca la mia persona, voglio ricordare che dal 2005 al 2010 quandi ebbi l’onore e l’onere di guidare l’ente, lavorai proficuamente con un consiglio d’amministrazione composto da tanti esponenti del Partito Democratico, votando ogni scelta e decisione all’unanamità e pensando solo al bene della fiera.
Rivendico la mia onestà intellettuale, sono sereno, tranquillo e sempre a disposizione della mia città. Ero certo di poter fare un buon lavoro non solo grazie all’esperienza ma anche grazie alle giuste conoscenze necessario per rilanciare il settore. A chi mi accusa di essere un personaggio divisivo rispondo che ho sempre lavorato con fiducia, trasparenza e rispetto. In conclusione voglio dire grazie alle tante persone comuni che in vari modi mi hanno fatto sentire la loro vicinanza anche solo con un messaggio sul telefonino”.
“Quello che ho con Donato – ha affermato poi il primo cittadino frentano – è una rapporto solido e duraturo fatto di amicizia e confronto. La mia scelta era fondata sulla riconosciute capacità di Donato ed è una decisione basata sulla fiducia e sulla professionalità. Non ho mai ricevuto nessuna pressione nè dal suo partito Fratelli d’Italia nè tantomento dalla presidente del consiglio comunale Gemma Sciaretta che è la sua attuale compagna. Siamo persone serie e lavoriamo spinti da un’etica morale, sociale e politica. Mi dispiace per il suo passo indietro ma ne apprezzo il valore. Ho già in mente chi potrà essere il nuovo presidente, un nome che verrà comunque fuori dai diciotto candidati che hanno partecipato all’avviso pubblico”. Del resto a partire dalle prossime elezioni regionali passando per la Fiera dell’Agricoltura sono diverse le scadenze importanti all’orizzonte.
“Quello di oggi è un giorno triste per la politica cittadina – ha affermato il coordinatore cittadino di Fdi, Gabriele Di Bucchianico – perdiamo l’occasione di affidare la guida di Lancianofiera ad una persona capace, esperta e seria. Nessuno aveva preventivato le dimissioni di Donato Di Campli, che ha lasciato la presidenza per candidarsi alle prossime elezioni regionali, ed ora servirà individuare la figura giusta che dovrà guidare questo “treno in corsa” e condurlo con profitto verso quelli che saranno gli obiettivi futuri”.
.Simone Cortese