60 anni fra barba e capelli, il suo salone un punto di incontro e di riferimento per generazioni di lancianesi.
Lulluccio il mestiere lo aveva imparato da bambino. Classe 1945, 20 settembre, fin dal 1954 era stato ragazzo di bottega, consuetudine per chi volesse imparare un mestiere.
Il suo maestro “Raffaeluccio”, entrambi piccolini di statura e un “uccio” ad accomunarli.
Poi gli anni in Sud Africa, e finalmente il ritorno a casa, la sua Lanciano, nel 1974.
Da allora il suo salone proprio sotto le scalette del Corso, un luogo ricco di cimeli ippici, foto e tradizioni lancianesi, è diventato un posto dove incontrarsi e raccontare la città.
Forbici e pettinino alla mano, Lulluccio, all’anagrafe Raffaele Marino conosceva tutti e a tutti era sempre riservata una battuta di allegria e spensieratezza.
L’attività dal 2019, l’anno del suo pensionamento è stata rilevata dal nipote Nicola il quale ha saputo, seppur in tempi e dinamiche moderne, portare avanti la tradizione di Raffaele, suo maestro di lavoro e di vita.
Qualche cliente voleva ancora il suo tocco veloce di pennello e l’asciugamano caldo sul viso dopo la rasatura, Raffaele li accontentava con grande felicità, del resto il barbiere dopo tanti anni diventa uno di famiglia e per lui era importante continuare a dedicare attenzioni ai suoi amati clienti i quali, ogni anno, venivano omaggiati di piccoli calendari, colorati e ricchi di miniature.
Oggi Lulluccio si è spento, dopo una lunga malattia, presso la residenza per anziani Santiago. Con lui va via un pezzo di storia, un sentimento caro a tanti.
I funerali si svolgeranno domani pomeriggio, 13 dicembre, in Cattedrale a Lanciano.
Alla famiglia le condoglianze della nostra redazione.
Arrivederci Maestro!