Dopo l’annuncio dell’assessore alla transizione ecologica Tonia Paolucci sulla possibile potatura in città di circa cento alberi, l’associazione 1000 alberi per Lanciano, tramite un comunicato stampa fa sentire la sua voce per la salvaguardia e cura della vegetazione urbana. “Gli abbattimenti degli alberi – afferma il presidente Frabco Mastrangelo – dovrebbero avvenire solo in casi estremi, quando non c’è più alcuna possibilità di curarli, recuperarli o metterli in sicurezza per evitare problemi ai cittadini e solo a seguito di analisi approfondite, documentate e motivate da esperti accreditati. Se dovessimo
pensare che gli alberi anche sani sono pericolosi a prescindere perché con il vento forte potrebbero
cadere, allora dovremmo fare lo stesso ragionamento con tanti altri elementi urbani come ad
esempio le tegole dei tetti e rimuoverle per cautela.
In ambito urbano gli alberi si ammalano o si deteriorano perché non vengono controllati e
conservati a dovere in quanto non ci si investe adeguatamente e quindi sono sempre minori le
attenzioni, strutture, uffici preposti e personale adeguato per tutelare questo aspetto fondamentale della vita collettiva. Le potature devono essere mirate e fatte con le massime cautele e tutti gli esperti concordano cheì le più efficaci sono quelle che non si fanno notare.
Quelle drastiche, le cosiddette capitozzolature oltre ad essere di fatto vietate dallo stesso Ministero, indeboliscono le piante e invece di risolvere il problema lo aggravano. Purtroppo a Lanciano continuano ad essere praticate e ne abbiamo avuto esempi anche di recente.
Nell’eventualità estrema dell’abbattimento – afferma ancora Mastrangelo – il “Regolamento del Verde pubblico e privato” del Comune di Lanciano prevede all’art.11 che gli alberi abbattuti devono essere sostituiti (…) e per ogni pianta abbattuta dovranno essere messe a dimora tre piante da scegliere della stessa classe di altezza/grandezza, in modo da avere, nel medio termine, il bilancio di anidride carbonica assorbita e ossigeno immesso nell’atmosfera non inferiore a quello prodotto dalle piante
abbattute.
E ancora che la messa a dimora dei nuovi alberi(…) deve essere effettuata prima
dell’abbattimento: Queste regole sono state sempre rispettate finora? Per salvaguardare la salute pubblica attraverso il verde e per evitare rischi o problemi per l’incolumità di persone o cose occorre che le amministrazioni pubbliche, nazionali e locali, investano massicciamente in questo campo. Lo possono tranquillamente fare, è solo una questione di scelte.
Ad esempio la nostra associazione attraverso il “Paatto di collaborazione 1000 Alberi per
Lanciano” riceve annualmente la cifra di tremila euro per l’acquisto degli alberi da piantare. Per il
resto ci sono i privati che donano autonomamente. È una cifra da sempre invariata e sicuramente
assai esigua e insufficiente, specie se paragonata ad altre uscite dalle casse comunali molto più
corpose per altri tipi di interventi meno fondamentali. Inoltre ci chiediamo: a parte questa somma,
quali altri fondi vengono stanziati dal Comune per piantare nuovi alberi in città?
In definitiva – conclude Mastrangelo quindi ci rivolgiamo all’assessore, al sindaco ed all’intera amministrazione comunale, maggioranza e minoranza, affinché si prendano carico della questione in generale e si adoperino tutti affinché il tema degli alberi in città venga vissuto e trattato come un grande patrimonio collettivo e non come un problema di ordine pubblico”
.Simone Cortese