ORTONA- Cambia il luogo delle operazioni post sbarco migranti. Operazioni che non saranno più svolte lungo la banchina commerciale del porto bensì in un’area della zona artigianale in località Tamarete.
Non si parla quindi assolutamente di una tendopoli, né di strutture similari di accoglienza provvisoria dove sosteranno i migranti. Niente di tutto ciò. L’area sarà solo usata come punto medico avanzato e per le procedure di identificazione.
A sancire il cambiamento è una delibera di giunta che è stata fatta sulla scorta di una precedente riunione svoltasi alla presenza di tutti gli attori interessati. Il porto, come è noto, è stato individuato come sito utile alle operazioni di sbarco delle navi Ong.
Finora, nei cinque sbarchi precedenti, le operazioni si sono svolte lungo la banchina commerciale nord dove le navi Ong attraccano. Un sistema che però comporta una ridotta operatività della banchina che è l’unica adibita all’attracco delle petroliere con conseguenti problemi a chi opera in porto.
In più le condizioni di lavoro delle forze dell’ordine e dei volontari lungo la banchina non sono delle migliori visto anche l’arrivo della cattiva stagione. Un sistema, inoltre, che è anche costoso in quanto l’attrezzatura deve essere smontata e rimontata con un costo aggiuntivo.
L’area scelta è in contrada Tamarete ed è di proprietà del comune.
Ora occorrerà realizzare una recinzione idonea dell’intera superficie che è adiacente alla sede dei volontari del CNAB – Protezione civile convenzionati con il Comune. L’ area fa parte, inoltre, di quelle individuate nel Piano di emergenza comunale, come area di ammassamento, quindi compatibile con l’allestimento previsto dalla Croce rossa che sarà costituito prevalentemente da container.
L’area sarà anche video sorvegliata. La previsione di spesa è di 15 mila euro, un investimento che sarà ammortizzato nel corso del tempo.
- Daniela Cesarii