Sul Medioevo se ne dicono tante: di questa misteriosa “età di mezzo” si parla spesso in senso dispregiativo come un periodo buio e di transizione. Ma se i tanti stereotipi sono ancora oggi difficili da superare, nell’immaginario collettivo, il suo fascino resta intatto, anzi si rafforza e cresce, nel rispetto della storia, grazie ai tanti eventi e rievocazioni che da anni vengono portate avanti in Italia e nella vecchia Europa.
A Lanciano è aperto dal 30 agosto e fino al 3 settembre il Mercato Medievale organizzato dall’associazione culturale “Il Mastrogiurato”
Uno straordinario percorso tra racconti, leggende, spettacoli e degustazioni.
Un appuntamento magico ed immancabile per i tanti lancianesi e non, che in attesa del grande corteo storico di domenica, si tuffano nel fascino di uno spazio fiabesco incarnato da dame, cavalieri, combattenti maghi e mercanti, ma al tempo stesso reale e tangibile, visto che il Parco di Villa delle Rose è ciò che resta dell’antico Piano delle Fiere dove in passato il Mastrogiurato, dopo aver giurato di proteggere e tutelare le fiere frentane, si recava per il rito dell’alzabandiera e per dare il via simbolico agli scambi ed ai commerci.
Un villaggio medievale internazionale che dalle sue porte merlate si apre ogni anno alla città ed al mondo, grazie al suo carattere internazionale e cosmopolita che accoglie compagnie, attori e figuranti provenienti da tutt’Europa. Un amicizia lunga e solida quella che le lega a Lanciano ed all’associazione grazie all’impegno del compianto Danilo Marfisi ed all’eredità morale dell’attuale presidente Mario La Farciola. Un legame che si rafforza anno dopo anno, grazie ai tanti incontri, alla condivisione di progetti comuni ed agli scambi culturali.
Oltre al ricco mercato di artigianato, al teatro dei burattini ed ai tanti giochi per bambini, quest’anno il punto forte della manifestazione sono gli spettacolari accampamenti allestiti dagli amici tedeschi e di Bucchianico dove tra spade, lance e ed armature si può ammirare e conoscere da vicino la storia, la vita e le passione di questi antichi uomini d’arme. Altro momento attesissimo dal pubblico e quello degli spettacoli, animato da giocolieri, funamboli e mangiafuoco. Grazie alla loro bravura e maestria con le armi sono però i combattenti di Visegrád a fare la parte del leone. Questo gruppo, proveniente da un’antica ed affascinante cittadina magiara che sorge su un’ansa del Danubio, riesce ad affascinare grandi e piccoli grazie ai suoi costumi, alle scintillanti armature e ad alla straordinaria bravura con cui tra gli applausi del pubblico, da vita ad emozionati ed intensi combattimenti.
Tra i vecchi amici dell’associazione culturale frentana non mancano mai, la Compagnia del Santo Macinello che tra favole e satira attrae l’interesse dei più piccoli ed il ritmo intenso e rapsodico dei Sonagli di Tagatam, band medievale che tra tamburi, flauti e cornamuse ci riporta alle atmosfere e musicali di un’epoca che a distanza di secoli sa ancora affascinare ed ammaliare.
- Simone Cortese
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