Camillo D’Alessandro: ” chi ha autorizzato i lavori?”
La grande scritta Dux, impressa con calce bianca sulla roccia, è riapparsa a Villa Santa Maria, in provincia di Chieti, come uno spot dell’Istituto Luce. Era stata cancellata nel 2019 dopo una polemica finita in Parlamento per una interrogazione dell’ex deputato di Italia Viva Camillo D’Alessandro (ex Pd), che in quella occasione aveva accusato il sindaco dell’epoca di essere il vero protagonista di questa sorta di sacrilegio. La scritta, infatti, è posizionata accanto al sacrario della storica Brigata Maiella,simbolo della Resistenza.
L’altra denunciata ieri da D’Alessandro, è che il sindaco che oggi avrebbe consentito di riprodurre la scritta Dux all’ingresso del paese, Giuseppe Finamore, è lo stesso che quattro anni fa inciampò in quell’imbarazzante incidente.
Ora D’Alessandro torna alla carica: «Il tempo e il disonore avevano cancellato quella scritta che il sindaco, per la seconda volta, fa riemergere. Non vorrei – incalza l’attuale coordinatore regionale di Iv – che per farlo siano stati utilizzati soldi pubblici». E poi la domanda sulla nuova performance attribuita al primo cittadino di Villa Santa Maria: «Perché? Possibile che non ci si renda conto che proprio qui, nel Sangro, quel nome ha rappresentato dittatura, morte, dolore, fame?».