Giornate roventi per il calcio lancianese, a seguito delle vicende tra le società Lanciano 1920 e Miglianico, prossime alla fusione in un unico sodalizio sportivo. La situazione in città è un rebus per tanti appassionati: da un lato il rossonero vivo e rafforzato dalla sinergica collaborazione tra Anxa Rebel e Athletic Lanciano, dall’altro la cornice rossonera al neonato progetto targato Lanciano-Miglianico Football Club, che segue la scia delle recenti indiscrezioni circa la possibile fusione tra il club guidato da Pincione e Union Fossacesia.
Al netto degli scenari che potrebbero animare le settimane antecedenti ai vari campionati, il problema relativo alla legittimità permane per gran parte della tifoseria frentana, rassicurata negli ultimi giorni dalle esternazioni dell’imprenditore Donato Di Campli, il quale aveva dichiarato un intervento sul piano diplomatico per facilitare eventuali trattative. Parole e intenzioni che sono finite sotto l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori, giacché secondo i regolamenti FIGC “Gli agenti sportivi non possono avere interessi diretti o indiretti in associazioni o società affiliate alla
FIGC” (Art. 16 – Regolamento Agenti Sportivi). Lo stesso Di Campli, attraverso i canali social, ha sottolineato l’incompatibilità e l’infondatezza della questione: “Voglio ribadire a tutti che essendo un Agente iscritto regolarmente all’albo della FIGC, non posso né detenere quote di società di calcio oppure figurare da Sponsor, e nemmeno persone a me assimilabili”
- Dennis Spinelli