La Giunta Comunale di Lanciano, riunita martedì scorso , ha deliberato la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale per i danni subiti dai raccolti ad opera della peronospora, che rischia di mettere in ginocchio i vitivinicoltori del territorio.
“Premesso , si legge sull’albo pretorio del comune, che il persistere dello stato di abbondanti piogge sta arrecando gravi danni alle aziende vitivinicole, compromettendo l’annata agraria con pesanti ripercussioni economiche per mancata o ridotta produzione delle aziende presenti nel territorio comunale e aseguito delle lettera a firma del Presidente della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) di Chieti, dell’istanza del Presidente della Cantina Eredi Legonziano di Lanciano, della nota a firma del Presidente della Cantina Sociale Rinascita Lancianese, della segnalazione del Presidente, della lettera a firma del Presidente di Coldiretti Chieti, e soprattuttodelle numerose segnalazioni verbali di danno presentate dai viticoltori.
Il comune ha deciso di richiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale per i danni causati dalle abbondanti piogge che non hanno permesso agli agricoltori del Comune di Lanciano e delle zone limitrofe, di effettuare i dovuti trattamenti fitosanitari per combattere gli attacchi fungini che ad oggi sono diventati ormai incontrollabili e non più curabili”.
Ma cos’è la peronospora ?
Si tratta di un “fungo” che compromette del tutto la consistenza e lo stato di salute dei grappoli, sia quando sono in fase di sviluppo sia nel momento in cui sono quasi pronti per la vendemmia, ha attaccato le piante e secondo le prime stime la produzione vitivinicola dell’Abruzzo subirà un calo del 30 per cento a causa della malattia.
“Un danno di proporzioni immani” spiega Roberto Ranieri, agricoltore di Lanciano, la peronospora sta devastando i vigneti da Tollo a Vasto, Lanciano,Rocca San Giovanni, compromettendo redditi di migliaia di viticoltori e produzioni a zero. Un attacco continuo come questo non è mai avvenuto”