RAPINO. Minacciato di morte il primo cittadino Rocco Miccuci. Da gennaio il sindaco è sottoposto alla misura della sorveglianza dinamica con i Carabinieri che controllano periodicamente i luoghi di lavoro di Micucci. E’ da allora infatti che sono iniziate le offese con scritte ingiuriose sui muri, c’è stata poi una violenta aggressione verbale. Il clou si è raggiunto però giovedì quando sui social sono state pubblicate frasi dai toni estremamente violenti. Per questo, Micucci, per tutelare se stesso e la sua famiglia, ha presentato una nuova querela. Un clima d’odio che preoccupa fortemente e che deve essere arginato. Al sindaco è arrivata la solidarietà di tante istituzioni tra cui il presidente della Regione Marco Marsilio. L’Anci Abruzzo, in una nota, ha espresso la sua vicinanza a nome di tutti i sindaci abruzzesi. “Non possiamo non rimarcare – scrive l’associazione dei Comuni – l’allarme per il diffondersi di questi episodi. Nei confronti del sindaco Micucci sono ripetuti e tali da far esprimere profonda preoccupazione per possibili sbocchi violenti che devono essere prevenuti dalle autorità competenti. Molta attenzione va posta al web e al mondo dei social network, da cui frequentemente arrivano le minacce, anche per la maggiore facilità e impunità che caratterizzano tali canali. Il fenomeno intimidatorio va combattuto sul piano culturale, sociale e istituzionale, scambiare il diritto di critica con l’utilizzo di linguaggio violento e aggressivo è un atteggiamento che va contrastato e denunciato al fine di creare i necessari anticorpi nella pubblica opinione contro il diffondersi di comportamenti inaccettabili. Le intimidazioni restano troppe in assoluto, e molte sono purtroppo gravi e odiose: per questo le istituzioni non devono abbassare la guardia mantenendo alto il livello di vigilanza. I Comuni e i sindaci restano il primo presidio della Repubblica, compito delicato in molti territori del Paese”.
Daniela Cesarii