ORTONA- Nel primo consiglio comunale, convocato dopo l’esplosione della crisi politica, su richiesta di nove consiglieri comunali Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Gianluca Coletti, Franco Vanni, Emore Cauti, Simonetta Schiazza, Simona Rabottini, Italia Cocco e Antonio Sorgetti, passano tutti i punti presentati all’ordine del giorno. Il sindaco Leo Castiglione rimane in sella, quindi ma senza, al momento, i numeri in consiglio.
Cresce intanto l’attesa per l’appuntamento con l’approvazione del documento unico di programmazione (Dup) e del documento di bilancio. Il consiglio sarà convocato, con tutta probabilità, nella mattinata di sabato. Nel corso dei lavori dai banchi dell’opposizione soprattutto con i consiglieri Angelo Di Nardo (capogruppo del centro destra) e Gianluca Coletti (Solo Ortona nella testa) è arrivato l’invitato al primo cittadino a dimettersi e a lasciare il governo della città ad un commissario per consentire di superare un grave impasse dovuto alla mancanza di una maggioranza in aula.
Castiglione, che nel suo intervento ha ripercorso tutta la crisi politica sottolineando la mancanza di una proposta alternativa di metodo di lavoro da parte dei tre consiglieri dissidenti Antonio Sorgetti, Italia Cocco e Simona Rabottini, invece, intende andare avanti. “Io mi rimetto al consiglio comunale –ha detto il primo cittadino- Consegnare la città ad un commissario sarebbe davvero un grave danno. Se si trattasse di pochi mesi non importerebbe, ma con le mie dimissioni il commissario resterebbe alla guida della città per un anno per tornare alle urne solo nella primavera del 2024 ed è impensabile”.
Il primo punto all’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità: si sancisce cosi un taglio del 25% alle indennità di funzione percepite dal sindaco e dalla sua giunta, già a partire dal primo quadrimestre del 2023 proposto dai nove consiglieri proprio sulla base di considerazioni legate alle inefficienze innescate dalla crisi politico-amministrativa. I nove consiglieri inoltre sono riusciti ad approvare con i loro voti anche la sostituzione del Comitato manifestazioni ortonese con l’Ente manifestazione; il tetto dei 50mila euro per i fondi da destinare a eventi e feste; la realizzazione di un parco verde attrezzato sul terreno oggetto di permuta nel Ciavocco; la sospensione delle procedure concorsuali e di assunzione di personale dipendente.
“E’ ormai evidente che i componenti delle liste in opposizione al sindaco risultano certamente più affidabili della grande ammucchiata, ormai ristrettasi, che resta avvinghiata al sindaco Castiglione – commenta Di Nardo – a questo punto al primo cittadino non resta che trarre le ovvie conseguenze e rassegnare una volta per tutte le proprie dimissioni, consentendo alla città di voltare pagina e di compiere finalmente una scelta di chiarezza e di coraggio nell’interesse esclusivo della comunità”.
Nella giornata di giovedì si terrà la riunione della commissione consiliare che precede la convocazione della nuova riunione della massima assise civica, prevista per sabato, per la discussione del Dup e del bilancio. Un consiglio fondamentale per le sorti del Castiglione bis.
Daniela Cesarii