ORTONA- “L’approvazione della mozione sulla Tari per le attività agricole, con l’emendamento proposto da un consigliere di maggioranza, certifica l’assoluta incapacità del sindaco Leo Castiglione e la più totale incompetenza dell’assessore all’Agricoltura Marcello Di Bartolomeo”: a parlare è Angelo Di Nardo, capogruppo consiliare della coalizione di centro destra, che dopo quella che ritiene essere stata una “figuraccia” degli amministratori nel corso del consiglio comunale di giovedì chiede le loro dimissioni.
Di Nardo aveva presentato in consiglio una mozione sulla Tari la cui disciplina, così come da regolamento pubblicato sul sito del Mef, non considera soggetti a tassazione i locali e le aree dove non si producono rifiuti urbani, quindi anche gli immobili di stretta pertinenza di fondi destinati all’agricoltura o all’allevamento, come ad esempio ricoveri di attrezzature e stalle. Con il documento di chiedeva quindi al sindaco di sospendere il pagamento delle cartelle relative all’imposta sui rifiuti speciali agricoli prodotti nei fabbricati rurali costruiti su zona agricola.
Di Nardo, in una nota, spiega quanto è accaduto nel corso dei lavori: “Con l’emendamento approvato in consiglio, presentato dal consigliere di maggioranza Simonetta Faraone, si è certificato che l’amministrazione aveva chiesto e incassato, dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli delle somme non dovute.
In sostanza la maggioranza, dopo che il centrodestra ha sollevato in aula la questione, non ha potuto fare altro che correre ai ripari, dando vita ad un emendamento che comporterà una modifica del regolamento e la previsione delle modalità di rimborso in favore dei soggetti ingiustamente colpiti”.
Di Nardo plaude al consigliere di maggioranza Faraone e dopo quella che reputa una vittoria della coalizione di centrodestra, la promessa che fa è di mantenere alta la guardia “per evitare che il sindaco e i suoi assessori assumano altre decisioni inique e vessatorie nei confronti della cittadinanza”.
Daniela Cesarii