Sabato 27 e domenica 28 agosto sono due giornate di vero sport praticato da persone che, nonostante le varie problematiche funzionali, sono riuscite a trasformare la disabilità in una nuova opportunità attraverso il gesto atletico, nell’intento di lasciare un ricordo indelebile in tutta Avezzano.
A tener banco in questo fine settimana i Campionati Italiani di Paraciclismo strada e cronometro sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana e del Comitato Italiano Paralimpico, organizzati dell’Addesi Cycling di Pierpaolo Addesi, promossi e sostenuti dal Gal Marsica, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Avezzano.
Alla massima rassegna tricolore del paraciclismo si prevede la partecipazione di circa 150 atleti provenienti da tutta Italia (tra handbike, bici, tandem e tricicli per un totale di 13 categorie sia maschili che femminili) per un flusso stimato di 1.000 persone in questo fine settimana che gravitano su Avezzano tra accompagnatori, tecnici delle società e familiari.
Oltre alla massima soddisfazione legata al momento agonistico-sportivo, il valore aggiunto è anche l’ospitalità di tutta Avezzano che ha recepito il messaggio dell’alto valore sociale di questa iniziativa in cui la Marsica, tutta, diventa inclusiva, accessibile ed accogliente.
Si parte sabato 27 agosto con le gare a cronometro su un percorso di 6,5 chilometri da compiere più volte comune a tutte le categorie. In gara nella fascia oraria tra le 14:00 e le 18:00 con partenza di ogni singolo concorrente da piazza della Repubblica e arrivo nella stessa location dove si trova anche il Municipio (che accoglie il quartiertappa e la logistica dell’organizzazione).
Domenica 28 il clou della due giorni, dove è concentrata la massima densità delle gare, suddivise sempre per categorie, tra le 8:30 e le 17:00 circa sempre in piazza della Repubblica e su un anello di 6,5 chilometri con un dislivello di 70 metri a giro da fare più volte.
Sia a cronometro che su strada, sono attesi tutti i migliori specialisti a livello nazionale, alcuni dei quali convocati di recente con la nazionale italiana del commissario tecnico Rino De Candido, in Canada, per disputare la prova di Coppa del Mondo e i Mondiali dove l’Italia ha portato a casa un grande bottino di medaglie.
Pierpaolo Addesi, a nome di tutta l’Addesi Cycling: “Per realizzare dei progetti, occorrono tante teste. Il grazie più grande va al Gal Marsica perché da ottobre abbiamo iniziato questa collaborazione per condividere e tracciare una nuova strada per tutti. Grazie anche per la fiducia all’amministrazione comunale.
In realtà, forse, io sono quello che fa meno perché ho al mio fianco il responsabile tecnico della manifestazione Pasquale Parmegiani che si sta facendo in quattro affinché vengano portati a buon fine i preparativi senza lasciare nulla al caso. Alla base di tutto questo, c’è una parola molto importante per me che si chiama sensibilità. Questo è un mondo particolare dove le persone sensibili non lo conoscono e non lo potranno mai capire. La sensibilità è una dote veramente importante in questo mondo paralimpico.
Di Avezzano ho un gran bel ricordo nel velodromo che ho varcato per la prima volta nel 2005, in occasione del primo ritiro della nazionale di paraciclismo. Sono caduto due volte in pista e da lì ho iniziato a costruire la mia carriera partecipando alle Paralimpiadi di Pechino nel 2008 con un settimo posto in pista. Ho continuato a gareggiare alle Paralimpiadi di Londra nel 2012, a Rio de Janeiro nel 2016 e a Tokyo lo scorso anno, ma ho anche ben tredici maglie azzurre ai Mondiali all’attivo. Questo fine settimana abbiamo l’onore di ammirare campioni che sono persone normali perché la disabilità non si vede ed è stata assorbita bene in questi ultimi tempi. Sono convinto del successo dei Campionati Italiani e il territorio di Avezzano si presta benissimo per questo avvenimento.
Gli atleti rimarranno molto soddisfatti della tipologia del percorso e sono sicuro di poter fare qualcosa di importante in futuro. Perché no, potremmo pensare a una settimana paralimpica non solo con il ciclismo ma coinvolgendo anche gli altri sport”.