Che transizione ecologica serve all’Italia e che in direzione dovrà andare la prossima legislatura?
È la domanda a cui vuole cercare di dare una risposta Legambiente, che presenta ai partiti in corsa per le prossime elezioni del 25 settembre la sua Agenda per la prossima legislatura.
Un documento che raccoglie 100 proposte, suddivise in 20 ambiti tematici, con riforme e interventi sulla transizione ecologica e che hanno al centro l’innovazione tecnologica, il lavoro e l’inclusione sociale.
Ma la colonna portante è la lotta alla crisi climatica che rischia di stravolgere pesantementel’economia del paese nel prossimo futuro.
Temi e contenuti fondamentali per il futuro del Paese, e per cui l’associazione ambientalista promuove una serie di interventi. uno spostamento di risorse pubbliche dai settori più inquinanti a quelli più innovativi e con minor impatto ambientale; un potenziamento in organico e competenze degli uffici centrali e territoriali preposti al rilascio delle valutazioni di impatto ambientale, delle autorizzazioni e ai controlli. A questo si aggiungono investimenti in nuove infrastrutture green, a partireda impianti eolici a terra e mare, fotovoltaici sui tetti, agrivoltaici, solo per citarne alcuni.
Alla mitigazione dei cambiamenti climatici si deve affiancare poi un adattamento, ed è per questo che Legambiente invita ad approvare il Piano nazionale sull’adattamento climatico, in standby dal 2018.
“Se la transizione ecologica italiana andrà in questa direzione – le parole dell’associazione – potrà contribuire davvero a tutelare l’ambiente, creare nuova occupazione, realizzare nuovi impianti di economia verde e aiutare famiglie e imprese a ridurre il caro bollette”.
Beatrice Tomassi