C’è anche la teramana Gaia Sabbatini nell’Italia della staffetta che all’Eurocross di Lagoa, ha festeggiato il terzo oro nelle ultime quattro edizioni: un successo per gli azzurri, già campioni d’Europa a Piemonte 2022 oltre che ad Antalya 2024.
La Turchia è l’unica a scegliere l’uomo per la prima frazione di 1,3 km, tutte le altre si affidano alle donne, Italia compresa con Gaia Sabbatini che cambia al settimo posto con Sebastiano Parolini che inizialmente marca stretto tutti gli avversari più insidiosi e poi si porta in testa, riprendendo la staffettista turca.

Al passaggio del braccialetto che funge da ‘testimone’ sono praticamente appaiate Italia e Francia dopo altri 1,510 km con la Gran Bretagna a un soffio. È proprio la frazionista GB a prendere il comando nella terza frazione (ancora di 1,510 km) ma Marta Zenoni non ci sta a restare dietro e dà fondo a tutte le proprie energie per riportarsi davanti a tutti. Il compito finale spetta a Pietro Arese come già nella passata edizione: il vantaggio da gestire su Gran Bretagna e Francia è ampio ma non rassicurante con 1,640 km da percorrere, dalle retrovie scalpita il portoghese campione del mondo dei 1500 Isaac Nader che progressivamente riacciuffa la seconda posizione.
Ma l’oro è troppo lontano perché Arese non cede e conferma l’Italia sul gradino più alto del podio in 17:12, argento al Portogallo (17:16) e bronzo alla Gran Bretagna (17:17). Una nuova gioia per tre dei quattro campioni d’Europa della scorsa stagione (Parolini, Zenoni, Arese) e anche per la prima frazionista Sabbatini, protagonista come Arese del successo di tre anni fa.
“Ho chiesto agli altri ragazzi se potevamo dedicare questo oro a mio padre – ha sottolineato a caldo la Sabbatini -. Undici anni fa è venuto a mancare per un evento sfortunato e questa vittoria è per lui. Il suo ricordo mi ha dato una spinta in più. Non ho fatto cross quest’anno quindi era una bella sfida, l’importante era arrivare il più avanti possibile. E’ stato un lavoro di squadra e sono grata di avere queste persone al mio fianco, hanno fatto tutti una gara fantastica“.
. Simone Cortese





