Cresce la preoccupazione nei territori di San Vito Marina e Ortona dopo due episodi distinti ma accomunati dalla presenza di veleni in aree urbane, con gravi rischi per animali e cittadini. A denunciarlo è la L.I.D.A. – Lega Italiana dei Diritti dell’Animale, sezione di Ortona, che parla di “situazione critica” e invoca interventi immediati da parte delle istituzioni locali.
Due gatti avvelenati a San Vito Marina: conferma dall’Istituto Zooprofilattico
Nei giorni scorsi, lungo il tratto costiero di San Vito Marina, due gatti appartenenti alla colonia felina sono stati trovati morti. L’autopsia eseguita dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale ha confermato senza dubbi l’avvelenamento come causa del decesso, certificando un episodio intenzionale e non accidentale.
La L.I.D.A. ha inviato al Comune di San Vito Chietino una PEC urgente chiedendo l’immediata attivazione delle procedure previste dall’Ordinanza ministeriale sui bocconi avvelenati — delimitazione dell’area, cartelli di allerta e misure di contenimento del rischio.
Tuttavia, secondo l’associazione, non sarebbe arrivata alcuna risposta e, soprattutto, non risulterebbero interventi sul territorio, lasciando incustodita una zona dove il pericolo è stato già accertato.
Granuli di metaldeide vicino alle case Ater di Ortona
Un secondo episodio si è verificato sabato scorso a Ortona, in via Don Bosco, nei pressi degli immobili Ater. Qui alcuni cittadini hanno segnalato la presenza di granuli blu compatibili con metaldeide, una sostanza altamente tossica usata come lumachicida e potenzialmente letale per animali e bambini.
L’allarme, rilanciato rapidamente anche da un assessore comunale tramite i social, ha permesso di avvisare in tempo la popolazione. Al momento non si registrano animali morti, ma la semplice presenza di materiale velenoso in un’area urbana densamente abitata ha richiesto l’intervento delle autorità.
L.I.D.A.: “Il rischio è concreto. Serve l’applicazione immediata dell’Ordinanza ministeriale” L’associazione chiede ai Comuni di San Vito Chietino e Ortona di attivare con urgenza tutte le misure previste dall’Ordinanza ministeriale contro i bocconi avvelenati:
• messa in sicurezza e delimitazione delle aree coinvolte,
• cartellonistica permanente di pericolo,
• intensificazione della videosorveglianza,
• coordinamento tra ASL, Forze dell’Ordine e Polizia Locale,
indagini per identificare i responsabili.

«Gli episodi registrati a San Vito e Ortona dimostrano che il rischio è concreto e attuale. Servono azioni immediate e coordinate, non attese» — afferma la L.I.D.A. — «La priorità è proteggere animali e cittadini da sostanze potenzialmente letali e prevenire nuovi episodi».
Un fenomeno purtroppo diffuso
La problematica dei veleni disseminati nelle aree urbane e periurbane non è nuova in Abruzzo e continua a rappresentare una delle principali emergenze per la tutela degli animali randagi e domestici.
La metaldeide, in particolare, è spesso al centro di casi di avvelenamento: bastano piccole quantità per provocare danni irreversibili.
La L.I.D.A. invita quindi i cittadini a prestare massima attenzione, segnalare immediatamente situazioni sospette e, nel caso di animali in difficoltà, contattare subito un veterinario.
. Dennis Spinelli







