Come riportato dai siti d’informazione Genova Today e Chieti Today, oggi mercoledì 26 novembre, sono in corso perquisizioni in diversi istituti penitenziari di tutta Italia, tra cui quello di “Villa Stanazzo” a Lanciano, da parte degli investigatori della Direzione investigativa antimafia di Genova, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia ligure.
L’indagine, denominata “Smartphone”, è volta a ricostruire il sistema che permetteva ai detenuti per reati di mafia ristretti nel circuito di Alta Sicurezza del carcere di Genova Marassi di comunicare con l’esterno.

Grazie alle intercettazioni telefoniche e telematiche e l’analisi dei tabulati, la Dia ha monitorato l’uso di oltre 150 telefoni cellulari e 115 schede sim, che venivano utilizzati per mantenere contatti costanti con affiliati liberi o reclusi in altri istituti.
L’attività riguarda dodici detenuti e in totale sono 31 gli indagati, accusati a vario titolo di aver procurato o favorito l’uso illecito di telefoni cellulari in carcere, con l’aggravante del presunto agevolamento alle attività mafiose.
Le perquisizioni stanno interessando, oltre che Lanciano, Fossano (Cuneo), Ivrea (Torino), Alessandria, Cuneo, Tolmezzo (Udine), Chiavari (Genova), La Spezia, Parma, San Gimignano (Siena), Rossano (Cosenza) e Santa Maria Capua Vetere (Caserta).








