Centonovanta biciclette a pedalata assistita “made in China”, del valore complessivo di oltre 240.000 euro, sono state sequestrate nell’ambito di una complessa operazione messa a segno dagli uomini della Guardia di Finanza della Tenenza di Roseto degli Abruzzi, al fine di contrastare l’immissione sul mercato di prodotti non conformi, integranti il reato di frode nell’esercizio del commercio sanzionata e punita dal Codice Penale.
L’operazione di servizio, avviata sulla scorta di alcuni elementi indiziari, quali il prezzo di vendita notevolmente ridotto rispetto a prodotti analoghi, ha portato al sequestro di biciclette a pedalata assistita presso esercizi commerciali delle province di Teramo, Pescara e Ascoli Piceno, recanti il marchio “CE” apposto indebitamente, in maniera da indurre in inganno i consumatori circa l’origine e la qualità del prodotto.

In particolare, le biciclette a pedalata assistita sono prodotti soggetti alla marchiatura CE volta a tutelare l’interesse pubblico connesso alla sicurezza dei prodotti, mediante il rilascio di una certificazione da parte di organismi autorizzati a valutarne l’idoneità per l’immissione sul Mercato Europeo.
“La vendita di prodotti con marcatura CE apposta indebitamente può assoggettare il consumatore a vari rischi di natura meccanica che potrebbero compromettere la regolare circolazione su strada della bicicletta, senza tralasciare l’elevato rischio derivante dall’utilizzo di componenti elettriche non testate e/o certificate” si legge in una nota.
Al termine delle attività i finanzieri hanno proceduto complessivamente al sequestro di 190 biciclette, destinate alla vendita, e alla segnalazione del titolare/legale rappresentante dell’azienda alle competenti Procure della Repubblica di Teramo, Pescara e Ascoli Piceno.








