Chieti – Una ventina di persone ha attaccato con pietre il pullman del Chieti Calcio nel tardo pomeriggio di domenica 16 novembre. L’autobus stava rientrando in Abruzzo dopo la sconfitta per 2-0 subita a Recanati, in Serie D, quando è stato preso di mira lungo la A14, circa un chilometro prima del casello di Loreto.
Dinamica dell’episodio
Secondo le ricostruzioni, il mezzo è stato sorpreso da un gruppo di persone che hanno improvvisamente invaso la carreggiata, costringendo l’autista a una manovra di emergenza per evitare il peggio. Alcune pietre hanno colpito il pullman: un sasso ha rotto il vetro oscurato laterale destro dell’uscita di sicurezza, mentre un’altra ha causato un’ammaccatura alla carrozzeria. Per fortuna non ci sono stati feriti.
Le Digos delle Questure di Chieti e Macerata stanno conducendo le indagini per identificare gli aggressori. L’ipotesi è che l’attacco sia collegato a frange della tifoseria organizzata del Chieti, che negli ultimi giorni aveva già manifestato dissenso nei confronti della società.

La reazione del Chieti Calcio
Attraverso un comunicato ufficiale, il Chieti F.C. 1922 ha espresso “ferma condanna” per l’accaduto: la società definisce i comportamenti aggressivi come estranei ai valori del club e della tifoseria, storicamente caratterizzata da passione e correttezza. Nella nota, inoltre, il club ribadisce il proprio impegno “per garantire sicurezza e rispetto attorno alla squadra” e auspica che episodi simili non si ripetano.
Contesto e possibili motivazioni
Secondo le ricostruzioni, la tensione sarebbe cresciuta negli ultimi giorni: la tifoseria organizzata del Chieti avrebbe contestato la dirigenza per promesse non mantenute, in un momento in cui la squadra è in difficoltà in classifica. L’aggressione non sembra quindi essere un episodio isolato, quanto piuttosto la manifestazione di un dissenso più ampio e radicato. Le autorità competenti, Digos di Chieti e Macerata, stanno lavorando per identificare i responsabili, mentre il Chieti Calcio ha scelto di condannare pubblicamente l’episodio. La speranza è che emerga chiarezza e che la sicurezza torni al centro del confronto sportivo.
- Dennis Spinelli








