In occasione dei 50 anni del Fondo Ambiente Italiano, tornano dal 24 al 29 novembre le Giornate FAI per le scuole, evento nazionale dedicato agli studenti, organizzato da 14 anni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione. L’iniziativa rientra nel programma “FAI per la Scuola”, volto a educare le giovani generazioni alla tutela del patrimonio culturale e ambientale italiano.
Protagonisti saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti formati per guidare i coetanei alla scoperta di oltre 200 beni aperti in tutta Italia, tra cui castelli, musei, quartieri rigenerati e istituzioni storiche. Le visite offriranno spunti su storia, arte, educazione civica, ambientale e scientifica.
L’edizione 2025 prevede anche una piattaforma e-learning sulle professioni dei Beni Culturali e il nuovo percorso “I Detective dell’Energia”, promosso da AGN ENERGIA, con un contest finale di street art sul risparmio energetico. Il progetto è patrocinato da istituzioni nazionali ed europee, con il sostegno di enti locali e media partner RAI.

RA I BENI APERTI IN ABRUZZO
LANCIANO (CH)
L’arte dei murales: eroi, personaggi arte e tradizioni
Viale Marconi, la strada su cui si snoda il percorso delle Giornate FAI per le scuole, si trova in uno dei nuovi quartieri di Lanciano sorti fuori delle mura del centro storico nel primo Novecento, per rispondere alle necessità di una cittadina in espansione che vedeva in quell’epoca un fermento di attività culturali, artigiane e industriali.
La strada parte dalle mura della vecchia città verso sud e vi si affacciano le tre scuole protagoniste di questo evento con i loro Ciceroni. Si tratta di una strada della memoria, dagli episodi della Resistenza al nazifascismo, che valsero alla città la Medaglia d’oro al valor militare per le gesta di giovani lancianesi ai quali è intitolata la Scuola Primaria, fino all’azienda Tabacchi, di cui si ricordano le operaie in rivolta nel 1968 sul murales dell’Istituto Tecnico Fermi- De Titta. A conclusione del percorso, il liceo Artistico Palizzi proporrà uno slideshow di immagini proiettate sui muri che costruiranno un racconto tra arte e personaggi storici.
isite a cura degli Apprendisti Ciceroni della Scuola Primaria Eroi Ottobrini; dell’ITS Scienze Umane Fermi-De Titta, Liceo Artistico Palizzi di Lanciano.
ATESSA (CH)
Tesori atessani
Situato nella bassa Valle del fiume Sangro, Atessa affonda le sue origini secondo alcune fonti nel VI secolo d.C. I Ciceroni del Liceo Scientifico Ciampoli accompagneranno i loro compagni alla scoperta della storia del paese attraverso i suoi tesori artistici, a partire dall’opera di Pomodoro in piazza Oberdan. Entrando nel centro storico, si proseguirà alla volta del Teatro Comunale, della Chiesa di San Leucio, della piccola Cappella di Santa Maria dei Raccomandati, per esplorare l’intero paese. La Storia di San Leucio, Patrono di Atessa e protagonista di una storia intensa, sconfinerà nella mitologia del drago che ha ispirato simbologia e cultura popolare. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni della Liceo Scientifico Ciampoli di Atessa (CH)
PESCARA
Memorie scritte: viaggio nell’Archivio di Stato di Pescara
L’Archivio di Stato di Pescara sorge in via Cesare De Titta, all’interno dello storico edificio Aurum, immerso nella quiete della Pineta Dannunziana. Si tratta di un’antica distilleria, oggi restaurata, e di uno dei contesti urbani più suggestivi della città, tra architetture liberty e neoclassiche. Progettato nel 1910 da Antonino Liberi come Kursaal, l’edificio fu ampliato negli anni ’30 da Giovanni Michelucci, su impulso di Gabriele D’Annunzio e della famiglia Pomilio, per divenire Archivio di Stato nel 1963 con il trasferimento di documenti da Chieti e Teramo.
La sua istituzione ha seguito la nascita della provincia di Pescara nel 1927, voluta da figure come D’Annunzio e Acerbo, e il suo patrimonio documentario si è ampliato nel tempo con versamenti da uffici statali soppressi o trasformati, che riflettono le evoluzioni amministrative e territoriali del capoluogo abruzzese.
Lo stabile presenta un corridoio a ferro di cavallo con logge sovrapposte, e alterna fogge liberty e neoclassiche tipiche dell’arte fascista. L’ordine del pianterreno, con spazi dedicati alla conservazione e alla valorizzazione della memoria storica, è scandito da arcate quadrangolari, mentre il cortile interno, oggi sede di eventi, mostra uno stile moderno intonacato di bianco. Restaurato nel 2003 come “Aurum – La fabbrica delle idee”, il complesso unisce valore storico e funzionalità, offrendo spazi per studio, incontri e conservazione documentaria in un contesto paesaggistico urbano di grande fascino.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni della scuola secondaria di Primo Grado “Rossetti” (Istituto Comprensivo Pescara 5), di Pescara
VASTO (CH)
Teatro Comunale Gabriele Rossetti
Fondato nel 1818 con il nome di “Real Teatro Borbonico” e inaugurato sebbene incompleto l’anno successivo, il Teatro Comunale Gabriele Rossetti sorge in luogo del soppresso monastero di Santo Spirito originario della fine del XIII secolo. L’edificio fu progettato dall’ing. Taddeo Salvini di Orsogna ma i lavori, cominciati nel 1818 e più volte interrotti, giunsero al termine solo nel 1841 con gli interventi di consolidamento e la progettazione delle eleganti parti decorative in legno dei palchi a opera dell’architetto vastese Nicola Maria Pietrocola.
Nel corso degli anni il Teatro ha subìto diverse vicissitudini e recentemente, nel 2022, è stato sottoposto agli ultimi interventi di restauro conservativo, che hanno restituito alla struttura le originali fattezze del teatro borbonico. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Polo Liceale “Pantini-Pudente” (Liceo Classico) di Vasto
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Secondo la storiografia locale, la chiesa risale alla metà dell’XI secolo, quando la città di Vasto recava il nome di Castellum Aymonis. L’origine della torre è invece normanna, anche se fu ricostruita nella prima metà del XIV secolo e poi trasformata in campanile a partire dal 1714. Nell’impianto originario la chiesa si presentava a navata unica con l’ingresso su un portico ricavato sul fianco occidentale. Su progetto dell’architetto vastese Nicola Maria Pietrocola, la chiesa fu trasformata nel corso dell’800 nell’impianto a tre navate con coro rialzato e copertura voltata che attualmente esibisce.
Oltre al prezioso organo realizzato nel 1719 da Domenico Mangino, la chiesa conserva, tra gli altri dipinti, un Ecce Homo attribuito alla scuola di Tiziano (XVI sec.), Lo Sposalizio di S. Caterina di Paolo Veronese, Il Battesimo di S. Agostino di Luigi Benfatto (1569-1609), La Pentecoste e La presentazione del Camauro a papa Celestino V di Francesco Solimena (1727), e statue lignee di scuola napoletana.Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Polo Liceale “Pantini – Pudente” (Liceo Artistico) di Vasto.





