A Lanciano come in molte città italiane, tante famiglie con ISEE basso non hanno ricevuto la ricarica promessa. “Finiti i fondi, finiti gli aiuti.”
La Social Card, ribattezzata dal Governo Meloni come “Carta Dedicata a Te”, doveva rappresentare un aiuto concreto per le famiglie in difficoltà economica.
Un contributo una tantum di 500 euro spendibile esclusivamente in generi alimentari di prima necessità, destinato a chi possiede un ISEE inferiore a 15 mila euro annui.
Ma, a due anni dal suo lancio, quello che doveva essere un sostegno per tutti i nuclei familiari con redditi medio-bassi e che non superavano i 15 mila euro, si è trasformato per molti in una delusione.
A Lanciano, come in numerosi comuni italiani, decine di famiglie che rientrano pienamente nei requisiti previsti dalla misura non hanno ricevuto la ricarica della carta tra fine ottobre e inizio novembre, come invece annunciato dal governo.

Gli uffici comunali incaricati della gestione hanno dovuto comunicare ai cittadini che i fondi disponibili erano esauriti e che, quindi, non sarebbe stato possibile procedere con ulteriori accrediti.
Una beffa per molti, considerando che la comunicazione istituzionale ha spesso presentato la Social Card come un sostegno universale per chi rientra nella soglia ISEE stabilita. In realtà, la misura è “a esaurimento fondi”: una volta terminata la dotazione economica stanziata, nessun nuovo beneficiario può essere inserito, né è garantito il rinnovo automatico per chi aveva già usufruito del bonus in precedenza.
“Avevamo contato su quei 500 euro per fare la spesa di novembre”, racconta una madre di due figli residente a Lanciano. “Abbiamo l’ISEE sotto i 10 mila euro, ma la carta è rimasta vuota. Nessuno ci aveva detto che non tutti avrebbero ricevuto la ricarica.”
Secondo i dati forniti da diversi comuni, la selezione dei beneficiari avviene in modo automatico da parte dell’INPS, sulla base di criteri predefiniti, ma entro i limiti dei fondi assegnati a ciascun territorio. Chi resta fuori, pur avendone diritto, deve attendere eventuali nuovi stanziamenti.
Un’operazione che, nonostante le dichiarazioni trionfalistiche del governo, ha lasciato molti cittadini con l’amaro in bocca.
La Social Card, infatti, più che una misura strutturale di contrasto alla povertà, appare oggi come un intervento una tantum e selettivo, utile più alla propaganda che a garantire continuità nel sostegno alle famiglie.






