“Ho risposto in tempo reale ad Antonio Di Marco, scrivendo a chiare lettere che non sussistono criticità nell’approvvigionamento dei farmaci chemioterapici all’ospedale di Lanciano né sospensioni delle terapie dei pazienti”.
Questa la replica immediata del Direttore generale della Asl Mauro Palmieri a quanto affermato in una nota dal Consigliere regionale del PD circa una carenza di chemioterapici al “Renzetti”.
“Dalle verifiche interne, sia con l’Oncologia che con la Farmacia – aggiunge – abbiamo ricevuto conferma che nessun paziente è stato lasciato senza terapia.

Nè posso pensare che sia stata ipotizzata una situazione di carenza di farmaci riferita a una paziente che segue la terapia orale e si è presentata in Farmacia per il ritiro del nuovo trattamento in anticipo rispetto al giorno stabilito, mentre era ancora coperta dalla fornitura precedente.
Alla stessa è stato detto che il farmaco era in arrivo da Chieti nella stessa giornata, nel rispetto del fabbisogno preventivato.
Non ci sono “buchi” nel percorso farmaco perché questa Direzione ha avviato un significativo rafforzamento delle strategie di gestione delle scorte e delle previsioni di fabbisogno.
Abbiamo messo in atto un insieme di misure strutturate e coordinate, volte a ottimizzare la programmazione puntuale del fabbisogno di farmaco in corrispondenza del giorno di arrivo di ciascun paziente, in modo da garantire la disponibilità immediata dei farmaci necessari e prevenire il rischio eventuale di ritardo nei trattamenti.
Parallelamente, è stato istituito un monitoraggio costante dei contratti di fornitura, con particolare attenzione alla loro capienza economica, alla durata contrattuale e alle condizioni di approvvigionamento, al fine di individuare tempestivamente eventuali criticità e intervenire prima che possano generare disservizi.
Queste azioni mirano a creare un sistema proattivo, in grado di garantire continuità terapeutica ai pazienti oncologici, ai quali quest’Azienda rivolge attenzione massima, attraverso percorsi clinici che garantiscono una presa in carico totale, dal momento della diagnosi fino ai trattamenti successivi, comprese le terapie farmacologiche”.








